Gli alpini comaschi recuperano il Fortino del Monte Sasso

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Il 22 novembre scorso è stato inaugurato il Fortino del Monte Sasso, recuperato dagli alpini comaschi.
Alla cerimonia non ha voluto mancare il presidente nazionale Corrado Perona. C’erano anche tante penne nere con i vessilli delle sezioni di Piacenza, Brescia e Como e numerosi i gagliardetti in rappresentanza dei gruppi.

Nell’ambito del più ampio ‘Progetto Linea Cadorna 2005 2008 La memoria del territorio’, che prevede il recupero vestigia linea cadorna nella provincia, la Sezione di Como, oltre al Fortino recuperato, ha in corso altri due cantieri (Vetta del Bisbino, Crocetta di Menaggio) e altri saranno aperti entro breve.

I lavori al Fortino del Monte Sasso erano stati avviati dal Parco della Spina Verde di Como negli anni 2004 e 2005, affidandone poi la manutenzione ordinaria, mediante specifica convenzione, al gruppo alpini di Monte Olimpino (sezione di Como).

Era però necessario portare a compimento l’opera avviata. A questo proposito, la Sezione ANA di Como, si è fatta carico, in collaborazione col Parco, della restante parte dei lavori, avviati il 13 ottobre 2007 e conclusi nel mese di settembre 2008.

Per diversi mesi i volontari alpini hanno scavato, consolidato e ricostruito quanto necessario per recuperare adeguatamente le vestigia.

Il Fortino del Monte Sasso, più comunemente noto come Fortino di Cavallasca, è una installazione difensiva della Linea Cadorna che sorge a poche centinaia di metri dal confine svizzero, ubicata nel territorio del Parco della Spina Verde di Como e progettata per svolgere un ruolo di caposaldo su un ampio arco di fronte.

Nei suoi pressi esiste un punto di osservazione veramente unico, costituito dal rilievo del Sasso di Cavallasca (Pin Umbrela), modesta altura di appena 600 metri, che però offre un incomparabile panorama lungo l’arco dell’orizzonte: a nord, la Svizzera; ad est, Como e il suo lago; a sud, la pianura milanese; ad ovest, le Alpi.

Il Fortino stesso costituisce un punto panoramico con vista sul quartiere comasco di Sagnino, il Monte Bisbino e sul Lago di Como. Esso è di dimensioni abbastanza importanti: è inscrivibile in un quadrilatero di metri 200 x 50 circa, che insiste tanto sulla sommità, quanto alle pendici di un piccolo colle che si trova in posizione dominante rispetto alla vallata di Chiasso.

Ha un notevole sviluppo di trincee, camminamenti, postazioni per armi pesanti, gallerie artificiali, che abbraccia sia la sommità che i fianchi del colle, realizzati in gran parte in calcestruzzo e con andamento a zig zag, onde minimizzare gli effetti del tiro di infilata e delle esplosioni.

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