Verso un anno nuovo, con perseveranza

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    La memoria di chi ci ha preceduto, una sicura base morale che ci sostiene, tale da proiettarci in un futuro che osiamo sperare migliore, sono i principi della nostra Associazione che mi piace ribadire alla conclusione di un anno laborioso, mentre prepariamo per il 2008 uno zaino pieno di iniziative.

    Dovremo completare il recupero e il rilancio delle nostre sedi di eccellenza: la Sede Nazionale, perchè sia adeguata alla funzionalità e alla dignità che deve poter avere, e poi il Soggiorno Alpino di Costalovara, luogo di vacanza ma anche di incontri, dibattiti, convegni formativi, e infine il Rifugio Contrin, ricco di storia nel cuore delle Dolomiti atto a favorire lo studio della montagna, il rispetto dell’ambiente e la formazione spirituale e intellettuale delle giovani leve. Il 2008 è l’anno in cui cade il 90º anniversario della fine della Grande Guerra, evento che celebreremo sui luoghi più emblematici: dal Grappa all’Adamello, dall’Ortigara al Pasubio, al Falzarego, al Pal Piccolo e Pal Grande, al Bosco delle Penne Mozze, a Trento, a Redipuglia.

    Lo stesso premio Fedeltà alla Montagna , il più simbolico della nostra Associazione, sarà riferito alla salvaguardia di quel museo all’aperto di testimonianze storiche che tanto ci parlano del sacrificio dei nostri Padri. Considerando il presente, ci rincuora la vitalità della nostra Associazione: si costituiscono nuovi Gruppi, si inaugurano nuove sedi, amministrazioni pubbliche ci coinvolgono in una campagna di sensibilizzazione degli studenti sulla storia Patria, suoi valori della montagna e per la tutela dell’ambiente. Tutto ciò avviene anche grazie alla nostra compattezza associativa.

    Il Libro Verde della Solidarietà mostra l’immagine confortante della nostra vitalità associativa anche se i numeri ci dicono che i soci alpini sono in calo dello 0,5 per cento. Lo stesso calo fisiologico, dovuto alla sospensione della leva, è contenuto grazie all’impegno di quanti, Sezioni e Gruppi, si applicano nella quotidiana opera di reclutamento di nuovi iscritti e confidano nella presenza e nell’entusiasmo dei giovani. Dobbiamo perseverare! Stiamo continuando l’opera dei nostri Padri, ne trasmettiamo i valori, siamo una Associazione che non demorde, cammina con i tempi pur rimanendo fedele al motto per non dimenticare e allo Statuto.

    Viviamo in un momento storico in cui la società sembra aver dimenticato le regole: dalla classe politica, litigiosa e assente sui problemi del Paese, ai mezzi di comunicazione, soprattutto televisivi, a tanti, troppi giovani i cui modelli si rifanno alla ricchezza, bellezza e successo. E al primo pretesto, diventano violenti e distruttivi.

    In questa società smarrita il ruolo degli alpini è ancor più importante, perché siamo riferimento di solidarietà e di valori che mal si conciliano con le immagini che fanno il giro del mondo e danno dell’Italia un quadro che ci mortifica. Abbiamo iniziato ad affrontare un dato di fatto che ci pareva ormai maturo, pronto per una riflessione da parte di tutti: i soci aggregati, o amici degli Alpini.

    È ormai opportuno formulare una risposta agli interrogativi che ne conseguono. Si tratta di dare delle regole alla presenza di questi nostri Amici sono 69.215 (67.793 in Italia e 1.422 nelle sezioni all’estero) che hanno liberamente scelto di camminare con noi, condividendo i nostri ideali. Dovremo trovare il modo di inserire la loro presenza per consentire a chi desidera essere fattivo collaboratore di potersi esprimere al meglio. È un passo delicato quanto difficile, che richiede risposte ponderate e condivise. Decideremo da alpini, nel rispetto delle regole.

    Infine voglio farvi gli auguri per le prossime festività e per il nuovo anno. Ai nostri reduci, agli anziani, ai sofferenti affinché possano rimanere con noi in questa famiglia e godere della necessaria serenità e salute. Agli alpini sparsi per il mondo, così lontani ma così vicini al nostro cuore, ai loro famigliari che condividono il profondo sentimento di amore per l’Italia e per l’Associazione. Agli alpini in servizio, ai loro Comandanti, portabandiera della Patria cui fanno onore con la loro fattiva presenza, professionalità, spirito di servizio e umanità.

    Alle autorità costituite che ci seguono da vicino e nei momenti del bisogno si fanno trovare. Ai soci aggregati che ci sono compagni di viaggio. Infine, ma non certo per ultimi, ai miei predecessori Vittorio Trentini, Leonardo Caprioli e Beppe Parazzini, e a Voi tutti, cari Alpini, e alle Vostre famiglie affinché possiate trascorrere in serenità il Santo Natale e affrontare l’anno nuovo con fiducia e quella forza morale che non ci è mai venuta meno e che fa grande l’Associazione Nazionale Alpini.

    Il vostro presidente Corrado Perona