Attentato a Kabul: maresciallo ucciso, feriti un alpino del 5 e due capitani del Genio

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    Un nuovo attentato in Afghanistan ha provocato la morte di un nostro militare e il ferimento di altri tre. Nell’attentato sono stati uccisi anche sei bambini e tre adulti che li accompagnavano. Il militare ucciso è il maresciallo capo Daniele Paladini, 35enne, residente con la famiglia a Novi Ligure e padre d’una bambina di 6 anni; era in forza al 2º reggimento Pontieri, di Piacenza, come uno dei tre feriti, il capitano Stefano Ferrari.

    Gli altri due feriti sono il capitano Salvatore Di Bartolo, dell’11º Reparto Infrastrutture di Messina e il caporale maggiore Andrea Bariani del 5º reggimento Alpini di Vipiteno, comandato dal colonnello De Fonzo. Lo stesso colonnello è rimasto ferito, lievemente.

    Tutto è avvenuto alle 9,22 (ore 6,22 in Italia) nella valle di Paghman, a quindici chilometri da Kabul, dove doveva essere inaugurato un ponte che lo stesso maresciallo Paladini aveva montato con i suoi uomini: era il suo ponte, al quale stava finendo di sistemare la spalliera.

    Intorno era stato predisposto un cordone di sicurezza formato dagli alpini del 5º, con il colonnello De Fonzo. Sono stati proprio gli alpini ad accorgersi di un giovane che, staccatosi dalla gente che attendeva in festa l’apertura del ponte, si stava avvicinando con fare sospetto.

    Gli sono andati incontro intimandogli l’alt: a questo punto l’attentatore ha azionato la bomba che aveva addosso e che, esplodendo, ha scaraventato biglie di ferro ovunque. Il maresciallo Paladini è stato colpito al capo ed è morto durante il trasporto a Kabul. I suoi funerali saranno celebrati domani, martedì 27, a Novi Ligure.