VERCELLI Due giorni di cori e canti in Vaticano per gli auguri al cardinale Bertone

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    Trasferta d’eccezione della Sezione a Roma per il compleanno del cardinale Tarcisio Bertone. L’alto prelato ha mantenuto sempre un buon rapporto di amicizia con gli alpini della sezione di Vercelli, città della quale fu vescovo prima di diventare arcivescovo di Genova e quindi di essere chiamato a Roma dal Papa per ricoprire il delicato incarico di Segretario di Stato vaticano.

    Guidata dal presidente della Sezione Gian Domenico Ciocchetti, la delegazione di alpini, con il coro Monte Rosa della Sezione Valsesiana e la fanfara della valle Bormida, ha fatto il suo ingresso nel piazzale della casermetta della gendarmeria vaticana. Scambio di saluti e poi, all’imbrunire, è stato acceso un grande fuoco nel mezzo del cortile mentre i cuochi della sezione prendevano possesso delle cucine per preparare la cena per tutti, gendarmeria compresa. L’arrivo del cardinal Bertone è stato salutato dall’Inno pontificio e dal Trentatrè .

    Lo stesso cardinale ha poi diretto il coro in alcune cante alpine, quindi la cena a base di piatti di riso (poteva mancare?) e infine i discorsi del nuovo comandante delle guardie svizzere, colonnello Daniel Rudolf Anrig, di Ciocchetti e dello stesso cardinale, che era accompagnato da alcuni alti prelati e dal sottosegretario Gianni Letta, che aveva portato gli auguri del governo.

    Tutto si è svolto in un clima più cordiale che ufficiale: gli stessi rapporti con la gendarmeria vaticana e con le guardie svizzere sembravano quelli di un incontro tra vecchi commilitoni. Il giorno dopo, infatti, proprio nella caserma delle guardie svizzere c’è stato il pranzo di commiato, con lo scambio di doni fra alpini, il comandante delle guardie e il cardinale.