Emozioni forti

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    Oggi, a pranzo, seguivo, con la mia mamma, 83enne, un telegiornale, nel corso del quale, per l’ennesima volta, veniva data notizia dell’arresto di alcuni giovani che si erano resi colpevoli del tentativo di ardere vivo un clochard . Agli agenti che li arrestavano ed al giudice che li interrogava, gli sciagurati confessavano di aver commesso il fatto per provare emozioni forti . Al che la mia mamma esclamava: Ecco il risultato della sospensione della leva obbligatoria! Se questi avessero fatto un po’ di naja, le emozioni forti le avrebbero provate lì, eccome se le avrebbero provate! . Gli anziani sono sempre assai saggi !

    E. A. Barbero Gruppo Torino Stura

    Orribili fatti di cronaca, ormai una consuetudine dei nostri mezzi d’informazione, ci mettono in crisi. Non ci sono più limiti all’insensata efferatezza di cui si rendono responsabili alcuni giovani. Sono casi isolati, ma sempre più frequenti e comincia a delinearsi una povertà formativa delle nuove generazioni che ci fa rimpiangere i metodi educativi dei nostri padri. Purtroppo, dal ’68 in poi, si è sviluppata un’azione sistematica di distruzione dei riferimenti pedagogici di cui ora constatiamo i nefasti risultati. Un momento forte nella crescita di un giovane era senza dubbio il servizio militare. Non credo che, in un contesto politico e sociale come il nostro, per niente modello educativo per nessuno, sia possibile riparare i danni provocati dall’arrogante presunzione di chi ha fatto di tutto per portarci in questa situazione.

    Pubblicato sul numero di marzo 2009 de L’Alpino.