Una complessa esercitazione di protezione civile è stata condotta dai volontari del 3º Raggruppamento in Valchiampo, in provincia di Vicenza. Come sempre, non si è trattato di una semplice esercitazione dimostrativa ma di un vero e proprio intervento, che ha interessato il territorio di 8 Comuni della comunità montana. Non è mancato l’aspetto didattico: ad alcune fasi degli interventi, come quelli della squadra antincendio, di quelle cinofile, specializzate nella ricerca persone disperse, hanno assistito anche i ragazzi delle scuole, che si sono dimostrati particolarmente interessati.
Per loro, è stata una lezione all’aria aperta non meno utile di quelle sui banchi di scuola. Minuziosa è stata la preparazione degli interventi, cui hanno partecipato circa 1200 volontari, squadre sanitarie di pronto intervento e un elicottero messo a disposizione dalla Regione Veneto. Ben 12 i cantieri ai quali hanno fatto capo le squadre disseminate su una vasta area; facevano capo al centro operativo dislocato ad Arzignano, nei pressi della sede del locale gruppo alpini dove era a disposizione anche un elicottero di pronto intervento della Regione Veneto.
L’intervento era principalmente basato sul disgaggio dei costoni pericolanti e sul ripristino della viabilità secondaria che da tempo era priva di manutenzione. Altra tipologia di intervento riguardava i corsi d’acqua: torrenti il cui alveo era invaso da detriti, rami spezzati e materiali spesso scaricati abusivamente (vecchi elettrodomestici, copertoni e altro ancora), che impedivano il regolare deflusso, premessa per uno straripamento in caso di piena. Non è mancata una adeguata informazione alla popolazione su quanto gli alpini stavano facendo.
Si è trattato, quindi, di una operazione a tutto raggio che ha avuto anche aspetti di grande interesse e che ha consentito di valutare il grado di preparazione e di operatività della Protezione civile del raggruppamento. Dire che abbia lasciato un segno positivo sul territorio è dire poco: la popolazione si è sentita protetta dagli alpini e, grazie a loro, avranno la montagna più amica.
