Un ponte per Herat

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    Sui giornali, telegiornali, servizi radiofonici l’Afghanistan occupa quotidianamente uno spazio notevole con l’attività del contingente militare italiano che lì opera da anni e sul quale la nostra attenzione è particolarmente concentrata. Poiché gli alpini costituiscono un riferimento importante ci sentiamo in qualche modo coinvolti nelle loro attività di carattere umanitario, parte essenziale dell’opera di ricostruzione materiale, civile e morale di un’area martoriata da uno stato di guerra che dura da decenni e sembra non avere fine.

     

    Parecchie iniziative sono in corso, altre sono in cantiere, ma una ci sembra particolarmente interessante, partita dalla sezione ANA di Cividale, in accordo con le amministrazioni comunali di Cividale, Paluzza, Tarvisio, Arzignano (VI), Pellegrino Parmense (PR) e Cittadella (PD). Lo scopo è quello di promuovere una raccolta di fondi destinata ad aiutare la popolazione di Herat, dove è impegnato l’8º Reggimento Alpini.

    L’obiettivo mira, attraverso la conoscenza di un paese ricco di storia, tradizioni, cultura e bellezze naturali, a favorire un rapporto che non si limiti al desiderio di donare qualcosa che possa dare un po’ di sollievo, ma aiuti la crescita reciproca delle conoscenze ed esperienze culturali e umane . Mercoledì 3 dicembre, per iniziativa del gruppo ANA di Cittadella, la splendida città murata che guarda al Grappa e all’Altipiano con la signorilità di chi di storia ne ha vista tanta, grande serata alpina al Teatro Sociale, vero gioiello della tradizione teatrale veneta.

    Il capogruppo, Ivan Pontarollo, si è dato da fare: con l’aiuto dei suoi collaboratori ha predisposto un programma di incontri, coinvolgendo l’amministrazione comunale che ha aderito all’iniziativa con grande disponibilità e sensibilità. A testimonianza, la presenza del vicesindaco alpino, Giuseppe Pan, che ha dichiarato: Stanzieremo una cifra quale segno tangibile della nostra vicinanza ai militari .

    Il coro ANA della sezione dopo aver aperto la serata con gli onori alla bandiera tutti i loggioni del teatro erano pieni di tricolori ha accompagnato la manifestazione con bravura, riscuotendo un grande successo. Ha portato il suo saluto il presidente della sezione Cividale, Rino Petrigh, ricordando le date degli incontri effettuati, tra questi una serata Uomini di parola con personaggi celebri come Luigi Maieron, Mauro Corona, Toni Capuozzo, e quelli in calendario, sintetizzando le finalità dell’iniziativa con lo slogan: Conoscere per capire, capire per conoscere, conoscere per amare .

    Per l’8º Reggimento era presente il maggiore Mario Esposito con quattro sottufficiali. Nel suo intervento, oltre a portare il saluto del comandante impegnato in Afghanistan, ha illustrato la situazione in quel paese e ha sottolineato come la sinergia Truppe Alpine società civile, attraverso le municipalità e l’ANA, sia la carta vincente per dare sostegno ai nostri soldati impegnati in una difficile missione e agli afgani che necessitano dell’aiuto di tutti.

    Ha concluso la serata Vittorio Brunello, direttore de L’Alpino, tracciando un quadro della presenza dell’ANA nel campo della solidarietà in Italia e nei vari continenti dove guerra, carestie, malattie e bisogno d’istruzione sono presenti in modo pesante, non consentendo a tante popolazioni di guardare al futuro con la speranza di vivere in libertà e nel rispetto della loro dignità.

    Pubblicato sul numero di gennaio 2009 de L’Alpino.