BASSANO DEL GRAPPA Adunata sezionale di Breganze

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    La sezione di Bassano ha organizzato una due giorni fitta di avvenimenti sabato 27 e domenica 28 settembre a Breganze (Vicenza). Il presidente Carlo Bordignon si è incontrato con i consiglieri sezionali, mandamentali e i capigruppo per il bilancio di un anno che definire eccezionale è riduttivo. L adunata di maggio ha avuto consensi al di là di ogni aspettativa, anche se il lavoro fatto da tutti è stato all altezza della tradizione di una sezione denominata Monte Grappa. Le numerose iniziative messe in atto dai 64 Gruppi hanno avuto consensi lusinghieri e soprattutto una partecipazione che ha, senza dubbio, beneficiato dell onda lunga dell Adunata. Sabato, come segno di riconoscenza verso la sua Sezione, ma anche per quello spirito generoso e sensibile che lo caratterizza, l artista alpino Gianni Visentin, che gode di un prestigio internazionale come pittore ma soprattutto scultore, ha offerto una sua opera intitolata Resurrezione , sottolineando che essa significa l impegno di tutti nell agire, nel convivere all insegna della civiltà e della religione . In serata, al teatro Verdi, si sono esibiti i cori Edelweiss Monte Grappa e quello di Breganze. La domenica mattina, S. Messa celebrata da mons. Giacomo Prandina, che nell omelia ha definito gli alpini costruttori di opere buone ed interpreti della civiltà dell amore e grande sfilata verso via gen. Maglietta dove il capogruppo, Girolamo Scalabrin, ha accolto la fiumana di alpini per mostrare con orgoglio la sua nuova sede. Un sogno che inseguivo da 12 anni , ha detto con un po di emozione. Il sindaco Zanasso ha riconosciuto che gli alpini sono uomini di autentica buona volontà , e il presidente di sezione Bordignon ha evidenziato come il gruppo di Breganze, nato nel 1923, sia sempre prodigo di attività operose e di solidarietà . Il consigliere nazionale Sebastiano Favero, a conclusione, ha portato il saluto del presidente nazionale Corrado Perona, manifestando il suo compiacimento per la nuova sede del Gruppo e la bella manifestazione alpina. Pubblicato sul numero di gennaio 2009 de L’Alpino.