Trofeo Gennaro Sora Cinquant'anni di alpinit

    0
    170

    Presente alla manifestazione anche il presidente nazionale Corrado Perona.

    Una stupenda giornata di sole ha accolto le numerose Penne Nere accorse sulle nevi di Spiazzi di Gromo per la cinquantesima edizione del Trofeo Gennaro Sora. Una gara di staffetta alpina, unica nel suo genere, che prevede un tratto in piano, uno in salita e l’ultimo in discesa; dove fondo, sci, alpinismo e sci alpino si fondono e concorrono insieme al risultato finale. Una gara che vede alpini d’ogni età, atleti affermati e semplici praticanti, parteciparvi con entusiasmo.

    La partecipazione è anche un modo di ricordare e commemorare il leggendario capitano del pack , Gennaro Sora, che nel 1928 partecipò alla ricerca dei naufraghi del dirigibile Italia che, alla guida del generale Nobile, dopo aver sorvolato il Polo Nord, si schiantò sulla banchisa polare. La sua marcia sul pack fu definita allora un’impresa leggendaria, una follia secondo i cacciatori di foche della Baia del Re, gente temprata alle estreme condizioni atmosferiche della banchisa polare. Ma non a caso Gennaro Sora era stato scelto a guidare la pattuglia di alpini a supporto della spedizione. Già nella Grande Guerra, sulle nevi dell’Adamello, aveva dimostrato la sua tempra e il suo valore di uomo e di alpinista, meritandosi tre medaglie d’Argento al valor militare.

    Anche successivamente in Africa Orientale, durante la seconda Guerra Mondiale, avrà modo di dimostrare il suo coraggio guadagnandosi un’altra medaglia d’argento e due di bronzo. Ed ecco allora spiegato il grande attaccamento che gli alpini bergamaschi hanno per questo Trofeo, nato nel 1950 su iniziativa della Sezione e poi dal 1975 organizzato dai Gruppi dell’Alta Valle Seriana, Valgandino, Val del Riso, Val Borlezza, Val di Scalve e Foresto Sparso, paese natale di Gennaro Sora. In occasione del 50º gli stessi Gruppi si sono fatti carico della stampa di un opuscolo che illustra la figura di Sora e ripercorre le tappe della prestigiosa storia del trofeo.

    Tra i numerosi spettatori presenti, alpini e simpatizzanti, vi sono anche degli ospiti illustri: il presidente nazionale Corrado Perona con il vice presidente Giorgio Sonzogni e il presidente sezionale Antonio Sarti. Alla partenza sono schierate trentatré pattuglie, di cui due di alpini in armi del Centro Addestramento Esercito di Courmayeur. Le piste sono preparate in modo impeccabile. Poco dopo il lancio si forma in testa un terzetto formato dai frazionisti di Serina (Carrara Michele), Esercito B (Paredi Simone) e Carona B (Vanini Corrado). Al termine del piano Paredi brucia Carrara e dà per primo il cambio per la frazione di salita. Lievemente staccato giunge Vanini del Carona B. Su per la salita si scatena la bagarre.

    Toninelli Antonio del Serina riesce a mantenere la prima posizione, ma dietro Pirola Corrado del Carona A fa faville, segnando il miglior tempo della frazione e superando il valdostano Pession Jules dell’Esercito B. Al cambio, sul solatio poggio del Vodala, gli slalomisti devono amministrare con giudizio il vantaggio accumulato dai compagni di staffetta, senza farsi prendere dalla frenesia di strafare giù per la discesa. Così la squadra del Serina si aggiudica la 50ª edizione del Trofeo Sora, davanti a Carona B e Cremeno A. Valgoglio.

    Le due squadre militari, che hanno una classifica propria, segnano il terzo e settimo tempo. Subito dopo si svolge la gara dei veci. Alla partenza si presenta anche un reduce della campagna di Russia, Pietro Cavagna di Serina, classe 1920. Non farà tutto il percorso, ma dimostra di sapere ancora dominare gli sci. Dal presidente nazionale Perona apprende che il suo comandante di batteria è vivente ed è iscritto alla Sezione di Biella. I suoi occhi si illuminano e si ripromette di incontrarlo. Da allora, dal ritorno della campagna di Russia non l’ha più visto. Perona commenta: Come si farà a spiegare al ministro della Difesa queste cose. Bisogna esser alpini, bisogna vivere con gli alpini per capirne lo spirito.

    A Roma non lo capiranno mai. Ma ecco la partenza. La vittoria è scontata; Alfredo Pasini del Valgoglio, dopo aver fatto la frazione di salita del Trofeo, si misura anche coi veci, avendone l’età, e giunge primo. La premiazione segue nel pomeriggio nella medievale piazza di Gromo, gremita da tante Penne Nere e numerosi gagliardetti. Dopo la deposizione di una corona al monumento ai Caduti prendono la parola il sindaco di Gromo, il presidente sezionale, Antonio Sarti, e il presidente nazionale, Corrado Perona. Sul palco vi sono anche il presidente o­norario sezionale Crepaldi, il vicepresidente nazionale Sonzogni e rappresentanti della famiglia Sora, che sono sempre stati presenti ad ogni edizione del Trofeo.

    Sulle note del Trentatrè della banda cittadina, le trentatré pattuglie partecipanti si danno appuntamento per l’anno prossimo e se qualcun altro Gruppo alpino, di ogni parte d’Italia, vorrà misurarsi con loro sarà ben accetto, nel sano spirito di competizione che ha sempre distinto il Trofeo Sora. All’anno prossimo.

    Luigi Furia