Sul Pasubio, ricordando le battaglie più cruente

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    Il Pasubio è, con l’Ortigara e il Grappa, uno dei luoghi sacri della nostra memoria e forse quello che, meglio di altri, mostra ancora evidenti le ferite meglio sarebbe dire le disgregazioni della montagna attraversata dalla guerra.

    Alla fine della strada militare che porta all’altipiano c’è una stele di ferro e una scritta: Di qui non si passa . E infatti gli austriaci non passarono, fermati nel giugno del 1916 durante la loro spedizione punitiva (Strafexpedition) disposta dal generale Conrad von Hötzendorf contro l’Italia che aveva abbandonato la Triplice Alleanza per schierarsi con Francia, Inghilterra e Russia.

    Sono trascorsi novant’anni da quella che viene considerata una delle più sanguinose battaglie della guerra dal 15 maggio al 24 luglio 1916 morirono quasi 148.000 italiani e 83.000 austriaci ma è difficile dimenticare questa tragedia della Grande Guerra. È impossibile dimenticare soprattutto per gli alpini, che ogni anno salgono in pellegrinaggio sul Pasubio, percorrendo la strada delle 52 gallerie , una sorta di Via Crucis che parla di sacrifici immani e di tante vite spezzate.

    Domenica 2 settembre c’erano un migliaio di alpini, dieci vessilli quello della sezione di Vicenza era scortato dal presidente Giuseppe Galvanin con il col. Giuseppe Di Giovanni, comandante del 2º reggimento artiglieria da montagna un centinaio di gagliardetti, i sindaci con i Gonfaloni di Schio, Terragnolo, Vallarsa, Trambileno, Posina e Valli del Pasubio, nonché rappresentanti dell’Associazione Kaiserjaeger di Innsbruck. Al Dente Italiano e a quello austriaco sono state deposte corone, portate da un alpino in armi e da un alpino in congedo.

    Infine è stata celebrata una S. Messa, officiata dal vescovo di Vicenza mons. Cesare Nosiglia (ci piace ricordare che è figlio di alpino). Un’ultima annotazione: l’amministrazione comunale di Vallarsa e quella di Valli del Pasubio hanno avviato un incontro con gli assessori competenti della Provincia autonoma di Trento e della Provincia di Vicenza per la sistemazione della strada che porta alla zona sacra del Pasubio, al fine di agevolare l’accesso di tutti coloro che desiderano raggiungere l’altipiano. (a.p.)