STORIA SEZIONI ALL'ESTERO Nordica (Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca)

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    La Sezione Nordica fonda le sue origini nel 1971 in occasione della mitica Vasaloppet (gara internazionale di 90 chilometri di fondo), alla quale partecipò l’allora presidente nazionale dell’ANA Ugo Merlini al seguito di un gruppo di partecipanti provenienti dall’Italia. L’occasione diede modo a un connazionale residente in Svezia, Ido Poloni, di avvicinarlo e di manifestargli il desiderio di costituire una Sezione ANA.

    Ricorda Poloni che si presentò al presidente Merlini esordendo: ‘Sono un ex alpino e il mio profondo desiderio…’. Non ebbe il tempo di ultimare la frase che il presidente lo apostrofò dicendo: ‘Non ci sono ex alpini: ci sono solo alpini e non alpini!’ . Tuttavia il presidente nazionale fu entusiasta dell’idea, al punto di stabilire che la data della Vasaloppet del 1972 fosse la data ufficiale per la costituzione della sezione Nordica.

    Ido Poloni fu incaricato di assumere il ruolo di presidente pro tempore fino all’uffìcializzazione della Sezione. Fu un anno impegnativo, in quanto si rese necessario rintracciare gli alpini della ‘doppia naia’ sparsi un po’ ovunque nel Paese, per coinvolgerli nello straordinario progetto. L’entusiasmo e la voglia di fare, tipici degli alpini, fecero superare ogni ostacolo: Poloni con l’aiuto di Giorgio Cocco fece uno straordinario lavoro organizzativo.

    In quella fase non mancò l’aiuto del presidente nazionale, dell’allora direttore de L’Alpino Aldo Rasero, e di tutta la sede nazionale. All’appuntamento del marzo del 1972 tutto era pronto. Purtroppo il presidente Ugo Merlini alla nascita della sezione non rispose presente: la montagna che lui tanto amava se lo era preso prematuramente. In suo onore la nuova nata si chiamò ‘Sezione della Svezia Ugo Merlini’.

    In quell’occasione erano presenti il direttore de L’Alpino Rasero e, per il presidente nazionale, Nardo Caprioli. Partecipò inoltre la sezione ANA di Marostica, con l’allora presidente sezionale Gigi Menegotto, che in qualità di sezione madrina fece dono del vessillo alla nuova nata. Il direttivo sezionale comprese ben presto che altri alpini residenti nei paesi vicini non erano rappresentati e quindi lavorò assiduamente per allargare la famiglia. Ed è così che nel marzo dell’82 si aggiunsero gli alpini residenti in Norvegia, Finlandia e Danimarca.

    Da allora la sezione si chiamò: ‘Sezione Nordica Svezia Norvegia Finlandia Danimarca ‘. Appare quindi naturale che tra la Sezione Nordica e la Vasaloppet si sia creato un rapporto preferenziale: un nutrito gruppo di atleti italiani partecipa alla mitica granfondo ed è l’occasione nella quale molti alpini appartenenti ai vari G.S.A possono presenziare al raduno annuale della Sezione ed alla sfilata per le vie della città di Mora. Negli anni si sono intrecciati tra gli alpini della Nordica ed i partecipanti alla granfondo solidi e duraturi rapporti di amicizia.

    Infatti fin dal 1972 la sezione presta aiuto ai concorrenti italiani per le iscrizioni, la sistemazione in abitazioni, la predisposizione di servizi di ristoro lungo il percorso dove un tricolore esposto, una parola di incoraggiamento ed un buon caffè caldo aiutano a concludere i 90 chilometri di fatica. Nel 1975 gli alpini della Nordica, con il prezioso aiuto di Renato Cepparo del mensile sportivo ‘Vai’, diedero vita al primo Raid Norvegia Svezia, gara di granfondo di 110 chilometri da compiersi in due tappe. Alla prima edizione parteciparono una novantina di concorrenti; numero che crebbe negli anni fino a raggiungere le duemila unità alla quindicesima edizione. Nel 1997 la Sezione festeggiò il suo 25º compleanno.

    All’evento partecipò Beppe Parazzini, accompagnato da altri esponenti del direttivo nazionale, tra cui Lino Chies. La gioia espressa dagli iscritti della sezione è stata grande per l’importante traguardo raggiunto e per la simpatia e la solidarietà espressa da tutti i presenti. Dalla data di costituzione ad oggi la sezione Nordica si è impegnata:

    • Nel mantenimento dei contatti con le autorità consolari e nella presenza agli incontri ufficiali ed alle cerimonie;
    • Nell’aiuto morale e materiale ai connazionali emigrati;
    • Nell’aiuto ai bambini con il sostegno delle adozioni a distanza;
    • Nella partecipazione per più turni alla costruzione dell’Asilo di Rossosch ed alla manifestazione in occasione dei festeggiamenti del decennale;
    • Nella partecipazione alle Adunate nazionali ed agli appuntamenti organizzati per le sezioni ANA all’estero;
    • Nell’ organizzazione dell’assemblea annuale in forma itinerante, visto che gli iscritti risiedono in Paesi diversi.

    Nel 2007 Ido Poloni, dopo 35 anni di straordinaria ed impegnata presidenza, depone lo zaino a terra e passa la mano. Alle elezioni dello stesso anno subentra Valerio Re, al quale compete l’onere di reggere le sorti della sezione in una fase di lenta ma inesorabile riduzione degli iscritti. È l’incurabile male di tutte le sezioni ed in particolar modo di quelle all’estero.

    Rimane tuttavia alto, nel direttivo rinnovato e negli iscritti tutti, il forte desiderio di continuare nello spirito e nella tradizione alpina al fine di tenere viva e operante la sezione come all’atto della sua costituzione.

    Gaetano Sebellin