State leggendo il 1309 numero

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    In 90 anni di storia L’Alpino è stato pubblicato 1309 volte. Il primo numero uscì a Udine il 24 agosto 1919. Per 22 anni, dal 1920 al 1942, furono pubblicati 24 numeri all’anno, fatta eccezione per il 1923 e il 1925 in cui uscirono 25 numeri.

    Poi, nel 1943, periodo della caduta del fascismo, il controllo, la censura e infine la sospensione delle pubblicazioni per evitare che diventasse uno strumento collaborazionista. Ricordiamo quel periodo buio nelle parole della relazione del capitano Giuseppe Giusti, anni 1942 ’46: Qui ricorderò soltanto che i tre numeri de L’Alpino 1 agosto, 15 agosto e 1 settembre 1943 uscirono con trollati dal superstite Ministero della Cultura Popolare al quale si dovevano presentare le bozze impaginate. Così ogni numero fu sottoposto a duplice censura pre ventiva: dal Ministero suddetto e dall’Ufficio Stampa del Ministero della Guerra. Dei tre numeri, il primo re ca ancora la firma dell’ex presidente on. Angelo Mana resi, gli altri due soltanto la mia e ciò per disposizione del Ministero della C.P. ( ) Sospesa la pubblicazione de L’Alpino per evitare che divenisse un pericoloso strumento collaborazionista, cessati i rapporti con le Sezioni per sottrarne l’organiz zazione al controllo nemico, licenziato tutto il persona le d’intesa con le altre Associazioni d’arma, la sede di Roma dell’A.N.A anche in ciò d’accordo con le conso relle resistette felicemente all’ordine di trasferimento al nord impartito nel dicembre 1943 .

    La rinascita del giornale (e dell’Associazione, con la nomina di un nuovo Consiglio Direttivo Nazionale) fu sancita nell’assemblea dei delegati del 20 ottobre 1946. Il primo numero del dopoguerra fu pubblicato il 27 aprile 1947 a Milano. Il foglio divenuto mensile, in dodici numeri annuali, era diretto da Giacomo De Sabbata. Nel 1979 i numeri annuali de L’Alpino , divenuti 11, si presentarono con una nuova veste grafica, 32 pagine a colori con pubblicità, in formato tabloid. Negli anni, il formato è rimasto lo stesso, è cambiata più volte la cromia e la grafica della copertina e del giornale e dal 2000 non ospita più pubblicità.