I luoghi della Grande Guerra

    0
    62

    Sabato 23 maggio ci siamo diretti a Redipuglia per visitare il museo dei cimeli storici della Grande Guerra, il Monte Sei Busi, il Sacrario e il percorso dei cippi sul Monte San Michele. Nel museo abbiamo visto armi, lungo un camminamento la dolina dei 500 o dei bersaglieri e la guida ci ha mostrato foto del luogo scattate in tempo di guerra. Era assolutamente privo di vegetazione. Abbiamo disceso i ventidue gradoni che conservano le spoglie di 100.000 Caduti, risalito il monte San Michele e visto le grotte che i soldati usavano per nascondersi. È stato molto interessante e ho pensato a quei soldati che hanno lottato per la libertà della Patria, soffrendo il freddo, la fame, la paura e la lontananza dalla propria famiglia.

    Giacomo C. classe 5a elementare San Giorgio di Nogaro UD

    La tua lettera è una scarna cronaca di una gita intelligente. La storia, quand’è possibile, meglio leggerla’ sui luoghi dov’è avvenuta che sui libri. Abbiamo nell’arco alpino un museo diffuso di straordinaria importanza e unico nel suo genere sulla Prima Guerra Mondiale. La scuola comincia ad accorgersene e docenti senza pregiudizi ideologici portano i loro studenti a visitare le testimonianze di un periodo storico fondamentale per capire il secolo scorso. Gli alpini, ma non solo loro, hanno recuperato siti importanti in varie regioni d’Italia; manca un progetto organico, a livello nazionale o almeno regionale, che consenta la fruizione di uno strumento didattico di grande efficacia. Utilizzato con professionalità, può trasmettere ai giovani la memoria di tanti italiani che hanno subito le atrocità della guerra, consapevoli che un cittadino non può chiedere solo il rispetto dei suoi diritti, ma deve anche accettare i doveri che gli competono. Solo così un paese può essere libero e rispettato. E questo ovviamente ha un prezzo. A volte molto caro.

    Pubblicato sul numero di settembre 2009 de L’Alpino.