Sfogliando i nostri giornali

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    La nostra stampa.

    • MAK Π 100 Particolari festeggiamenti venivano organizzati nelle date corrispondenti a 300, 200 e 100 giorni dalla consegna dei gradi, ma quella più attesa era la data del mac pi cento . Nonostante l’alternarsi di anni di tolleranze e di divieti, la tradizione rimase radicata nello spirito goliardico degli allievi ufficiali, a tal punto che nel 1863 la pi piemontese si trasformò in p greca e la sigla Mak Π 100 fece per la prima volta la sua apparizione. Nel 1891 tale usanza si trasferì da Torino, dove se ne perse la consuetudine, all’accademia militare di Modena e di lì nel resto delle scuole militari, trasformandosi da semplice ricorrenza goliardica in una vera e propria ricorrenza istituzionale . (Da Il mulo, gr. di Venezia Sez. Venezia)
    • LE VACANZE IN MONTAGNA La maggior parte dei giovani afferma che la montagna non è il posto adatto per le vacanze, perché priva di discoteche e quindi della possibilità di fare le ore piccole per divertirsi, magari con qualche bibita alcolica di troppo. Altri la ritengono un posto dove non si può stare in relax o non si può giocare con gli amici e per questo preferiscono il mare, dove si possono fare nuove conoscenze La montagna è un luogo dove ci si può riposare e rilassare tranquillamente, si può prendere il sole, senza trovarsi ammassati in pochi metri di spiaggia, dove stare a contatto con la natura che avvolgendoti nel suo silenzio ti fa riflettere. Un spettacolo unico è il sorgere del sole al mattino, tra le rocce e le vette intorno, per poi estendersi lentamente lungo tutta la valle . (Da Notiziario, gr. San Marco Sez. Bassano del Grappa)
    • 8 LUGLIO 1919 Mi pare proprio il momento adatto, con l’occasione di una data così storica per noi, di dare un po’ di informazione a molti degli ignari soci alpini (e figuriamoci gli aggregati) talvolta ignari della storia della nostra Associazione. Di come, quando, dove e perché è nata. Spero con ciò di colmare una lacuna per molti, soprattutto ai nostri lettori (spero leggano questo nostro faticoso notiziario) che certo fieri di appartenere all’ANA, non ne conoscano però l’origine . (Da Arpin dër pin, gr. Pino Torinese Sez. Torino)
    • AFRICA NEL CUORE L’alpino Luciano Pierotti, già capogruppo di Fiorano ci comunica che a gennaio ha avuto luogo a Dhome, villaggio a 220 km da Nairobi capitale del Kenya, la cerimonia di Sfogliando i nostri giornali inaugurazione della costruzione di un piccolo ospedale. Questa realizzazione ha preso vita grazie all’iniziativa di Luciano e della moglie Mara. Il dispensario progettato e finanziato dall’organizzazione Africa nel cuore ha lo scopo di fornire le prime cure mediche in un territorio di 2.500 km quadrati dove vivono circa 40.000 abitanti. Collaborano con i soci fondatori della ONLUS, anche diversi alpini, anche per questo lo stemma dell’ANA è posto sulla porta della missione . (Da L’Alpino Modenese Sez. di Modena)
    • IL PRIMO DISTINTIVO DELL’8º Uno dei primi distintivi ufficiali dell’8º è quello coniato e distribuito nel periodo antecedente il secondo conflitto mondiale. Molte sono le fotografie dell’epoca sulle quali si nota il distintivo, appuntato, come d’uso, sul cappello, davanti alla nappina. A prima vista si individua lo stemma della città di Udine che campeggia su quasi tutta la superficie, al suo interno troviamo gli stemmi della città di Gemona, Cividale e Tolmezzo e, al di sotto di ognuno di essi, i motti dei battaglioni omonimi Mai daur Fuarce Cividat O là o rompi . Al centro un’aquila dorata ad ali spiegate, in rilievo . (Da Alpin jo, mame, Sez. Udine)
    • LIBRO VERDE DELLA SOLIDARIETÀ Molti gruppi della sezione di Treviso, a forza di battere il chiodo, hanno iniziato a inviare i dati per l’indicazione sul Libro Verde delle svariate, diremmo, infinite, attività che gli alpini svolgono nel sociale, migliaia e migliaia di ore di lavoro (50.806,50) e centinaia di migliaia di euro (81.006,07) raccolti per la beneficenza e l’aiuto della comunità e dei più bisognosi. Ben 66 gruppi su 90 hanno inviato i dati richiesti entro febbraio . (Da Fameja alpina, Sez. Treviso)

    Pubblicato sul numero di settembre 2009 de L’Alpino.