Sfogliando i nostri giornali

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    La nostra stampa alpina

    PROGETTO MONTAGNA Il responsabile del Progetto Montagna Marino Marian ha tenuto una lezione agli alunni con l’ausilio di alcune bellissime diapositive che illustrano l’ambiente montano, la flora e la fauna che si possono incontrare durante le nostre escursioni. Il progetto, ideato dalla sezione di Treviso e finanziato dalla Regione, è teso a sensibilizzare gli studenti sulla assoluta necessità di salvaguardare la straordinaria bellezza dell’ambiente montano . (Da Tra Piave e Montello, gr. di Crocetta del Montello Sez. Treviso)

    SETTEMBRE 1947 In quei giorni di settembre (1947, n.d.r.) l’atmosfera in città si faceva più tesa e quando si seppe che il trattato di pace sarebbe stato ratificato il 15 settembre e che di conseguenza sarebbe cessata a Gorizia l’occupazione militare, l’attesa divenne febbrile e l’entusiasmo enorme. Soldati americani tracciavano la linea provvisoria di confine; una linea che appena allora si vedeva in tutta la sua assurdità. Serpeggiava tra le case tagliando vie e piazze della città senza alcuna precisa ragione. Proprietà venivano irreparabilmente divise, edifici restavano senza accesso, cimiteri staccati dalla popolazione: era uno strazio nelle carni vive di Gorizia, tanto più doloroso in quanto si intuiva che questo confine avrebbe rappresentato una cortina di ferro e che tale sarebbe rimasta per anni . (Da L’Alpin de Trieste, Sez. Trieste)

    PER NON DIMENTICARE Per non dimenticare non vuol dire rinfocolare odio o vendetta, ma vuol ricordare a tutti noi che ogni guerra, vinta o persa che sia, lascia sempre tra la gente dolore, morte e distruzione. Questo è un messaggio che tutti, e in modo particolare i potenti del mondo, dovrebbero aver sempre presente. Si dice che la storia sia maestra di vita ma, guardandoci attorno, leggendo i giornali o ascoltando la radio, sembra proprio che non abbia insegnato nulla. Oppure che continui ad avere cattivi allievi . (Da In Marcia, Sez. Belluno)

    GLI OZI DI CAPUA Gli alpini, ancorché con un ritmo più allentato, non stanno fermi nemmeno d’inverno e quanto troverete nelle pagine che seguono sarà senz’altro uno stimolo per tutti coloro che abbiano voglia di darsi da fare e di muoversi anziché impigrire ed oziare tra le mura domestiche. La storia ci insegna che gli ozi di Capua hanno fiaccato le Truppe di Annibale durante le guerre puniche; cerchiamo di non fare altrettanto . (Da La Casera, gr. di Polcenigo Sez. Pordenone)

    PROGETTO EBOLOWA Domenica 12 ottobre tutti in pista per aggiungere un altro tassello al nostro 75º. Con la collaborazione dei gruppi di Busto Arsizio e Castellanza abbiamo organizzato la castagnata al parco Alto Milanese: una giornata magnifica che ha visto la partecipazione di migliaia di persone. Con la distribuzione di panini, castagne e bevande anche il nostro obiettivo si realizza. Come tutti gli anni fra i nostri tre gruppi si decide a chi destinare l’incasso da devolvere in opere di solidarietà: quest’anno l’incasso sarà incamerato dal nostro gruppo e noi prontamente lo devolveremo ad Ebolowa in Camerun, città gemellata con Legnano . (Da Rifugio alpino, gr. di Legnano Sez. Milano)

    1918 2018 È difficile, nel terzo millennio, assistere alle celebrazioni della vittoria del 1918 senza domandarci se abbiano ancora un senso. Novant’anni fa gli europei si uccidevano tra loro in uno scontro tra Imperi e Nazioni. La vittoria delle Nazioni e la distruzione degli Imperi (1914 18) fu la prima fase acuta di un conflitto che, a giudizio di alcuni storici, è un’unica guerra mondiale che va dal 1914 al 1994. Credo che il 4 novembre abbia ancora molto da dire nel 2008 e ne avrà ancora nel 2018: l’Europa sarà tale se ciascuno, nel più assoluto rispetto della storia altrui, vi conferirà la propria storia, anche quando rappresenta le lacrime sue e di chi l’ha preceduto . (Da Penne nere, Sez. Varese)

    LA COSTITUZIONE La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta : perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità. Per questo una delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politica. Voi giovani quindi alla Costituzione dovete dare il vostro spirito, la vostra gioventù, farla vivere, sentirla come vostra; metterci dentro il vostro senso civico, la coscienza civica; rendersi conto (questa è una delle gioie della vita) che nessuno di noi nel mondo è solo, che siamo in più, che siamo parte di un tutto, un tutto nei limiti dell’Italia e del mondo . (Da un discorso di Piero Calamandrei agli studenti nel 1955, Il Transalpino, Sez. Germania)

    Pubblicato sul numero di gennaio 2009 de L’Alpino.