Sfogliando i nostri giornali

    0
    51

    La nostra stampa alpina

    LA PREGHIERA DELL’ALPINO Mi par ieri, quando nel dicembre del ’63, il mio capitano mi incaricò di leggere la Preghiera dell’Alpino durante la messa domenicale nella chiesa di Tolmezzo, paese dove in quel tempo prestavo il mio servizio di leva. È ancora vivo in me il ricordo di quel giorno, l’orgoglio che provai nel leggere quelle parole, che pur sembrando troppo grandi pronunciate da me, mi avevano portato col pensiero vicino a coloro i quali l’impeto della valanga lo avevano vissuto veramente. Quell’emozione me la sono portata dentro per tutta la vita e l’ho provata ogni qualvolta ho avuto l’occasione di rileggere quella preghiera che per noi ha il valore di una bandiera . (Da Sotto il Castello, sez. Gorizia)

    SEBASTIANO L’alpino Sebastiano Andolfatto, classe 1918, è l’alpino più anziano del gruppo di Solagna, sezione di Bassano del Grappa. Un alpino che visse sette anni di guerra e prigionia, combattè in Francia, Albania, Grecia e Montenegro, risalì a piedi i Balcani fino all’Austria. Fatto prigioniero, finì ai lavori forzati in Germania nel campo di Markt Pongau. Da allora il suo motto è diventato: Io non userò più armi contro nessuno . (Da Sul Ponte di Bassano, sez. Bassano del Grappa)

    ROSA PER SEMPRE Lungo il corso della vita può capitare di tutto, ci sono circostanze ed avvenimenti che incidono per sempre su ognuno di noi. Per noi alpini, intorno ai vent’anni, arrivò una cartolina rosa con la quale lo Stato ci ordinava di presentarci ad un CAR o ad un BAR, e noi ubbidienti ci presentammo con la nostra valigetta in mano e tanto timore. Sono passati molti anni e noi siamo ancora qui, magari con lo zaino, ma con la stessa voglia di ubbidire inquadrati nella nostra amata Associazione, pronti a portare aiuto a chi ne ha bisogno senza nulla chiedere . (Da Mondvì Ardì, sez. Mondovì)

    VISIBILITÀ Per una Associazione come l’ANA è fondamentale la visibilità, intesa nel senso di proporre iniziative, anche in collaborazione con enti locali, che ci permettano di evidenziare i valori di cui la nostra Associazione da sempre è sostenitrice. Questo atteggiamento deve mirare anche a raccogliere l’adesione di tutti quegli alpini, e sono tanti, che non sono iscritti. Il nuovo Consiglio Direttivo sta elaborando in merito alcune proposte e iniziative . (Da Nostalgia del mulo, gr. Crema Sez. Cremona)

    LA BAITA Sentiamoci impegnati a vincere qualche pigrizia ed incipiente abitudine pantofolaia o magari tvdipendente e, sempre nell’ambito dei nostri impegni e possibilità, a fare almeno una breve visita in baita per ritrovarci e ravvivare il nostro essere alpini sempre . (Da Notiziario Vita di gruppo, gr. Crescenzago sez. Milano)

    UN VIAGGIO NELLA MEMORIA Nel mese di agosto si è svolto il primo pellegrinaggio della sezione Vicenza in Russia, sui luoghi dove combatterono, tra gli altri, molti soldati vicentini. Nell’occasione è stato anche inaugurato un cippo ossario a Selenyj Jar. Da Vicenza siamo partiti in quaranta molti di questi, in Russia hanno perso un parente, fratello o zio. Se ogni viaggio ha infine un suo perché, il nostro è rappresentato da un debito che ci sentivamo di saldare verso quegli uomini. Il tutto è stato reso possibile grazie alla fraterna collaborazione con l’associazione russa Tainfun che racchiude un gruppo di appassionati e cultori della storia . (Da Alpin fa grado, sez. Vicenza)

    UN PONTE PER LA PACE Ancora una volta gli alpini dell’8º sono stati chiamati a svolgere un delicato incarico in una delle zone più calde della tormentata nazione afghana. Quasi metà del reggimento, agli ordini del comandante Luca Covelli, è partita i primi giorni di ottobre per Herat dove dovrà presidiare l’intera zona, già teatro di vari episodi di particolare rilevanza militare… Ma fra il saluto della partenza e la gioia del ritorno non potevano trascorrere sei mesi di vuoto, nel ricordo. Ecco nascere Un ponte per Herat , un corollario di iniziative per far conoscere, per quanto possibile, la realtà e la cultura dell’Afghanistan con lo scopo di promuovere una raccolta di fondi finalizzata a realizzare aiuti concreti rivolti alle località dove il reggimento è impiegato . (Da Fuarce Cividât, sez. Cividale del Friuli)

    IMPARARE DAI GIOVANI Anche quest’anno il gruppo alpini di Bellusco ha organizzato la quinta edizione del concorso Gli alpini incontrano gli studenti , incontro con gli alunni di terza media Per quanto riguarda gli alpini, l’argomento è stato suddiviso in due parti: la prima un lavoro di gruppo sulla vita dell’alpino durante la guerra 1940 45, con la creazione di un plotone che viveva giornalmente la sua guerra, dalla partenza dal paese sino al ritorno a fine conflitto. La seconda parte con un tema dal titolo L’Alpino . (Da Monza e Brianza alpina, sez. Monza)

    Pubblicato sul numero di dicembre 2008 de L’Alpino.