Sfogliando i nostri giornali – settembre 2013

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    La nostra stampa.

    La Manera – gr. Aviano – Sez. Pordenone: 18 E 20 MARZO 2013: DATE SIGNIFICATIVE PER L’ADUNATA 2014 A PORDENONE

    “Il 18 marzo presso la sede della Sezione di Pordenone ha avuto luogo la prima riunione del C.O.A. (Comitato Organizzatore della Adunata 2014) costituito il 22 febbraio 2013 con atto notarile, per definire l’organico dei gruppi di lavoro. Il 24 marzo il C.O.A. è stato convocato dal suo Presidente Nino Geronazzo presso il Municipio di Pordenone per esaminare e decidere su 12 punti all’O.d.G. tra i quali la segreteria e la nomina del Tesoriere. La prima è stata assegnata a Umberto Scarabello del gruppo di Maniago mentre il secondo incarico di Tesoriere, su proposta della Sezione ANA di Pordenone è stato affidato al Rag. Gianfranco Della Puppa del gruppo di Aviano che sarà coadiuvato nel lavoro dallo Studio Associato Della Puppa. Un sentito grazie al C.O.A. per questo prestigioso riconoscimento”.

    L’alpino in Australia – Sez. di Sydney – SYDNEY: DUE ANNI DI AVVENIMENTI

    “Da dove posso cominciare? Tante attività, tanti consensi ma tanta alpinità, nei due anni trascorsi le attività sono state molte ma soprattutto per dare aiuto ai bisognosi, in particolare al Children’s Hospital di Westmead reparto leucemia. Da ricordare che vi è stata una bella fratellanza tra la nostra Associazione e il Rotary Club di Mittagong (a 100 chilometri da Sydney) e che l’ultima manifestazione alla Southern Highland Winery di Sutton Forest gestita da italiani, si è svolta in una gara di solidarietà con la raccolta di ben 8.500 dollari donati”.

    Notiziario – gr. Lambrugo – Sez. Como: 25 APRILE FESTA DELLA LIBERAZIONE

    “Lambrugo non ha dimenticato i suoi Ragazzi portati via troppo presto per mano dei nazi-fascisti. Alla tradizionale funzione, celebrata da Don Rosangelo, ha fatto seguito la deposizione delle corone di alloro. Con un corteo compatto e silenzioso, si è raggiunto dapprima il cimitero, dove riposano le spoglie dei Martiri Lambrughesi e della prima Medaglia d’Oro alla Resistenza Giancarlo Puecher. Di seguito, il corteo ha terminato il suo cammino in Comune dove i bambini della scuola elementare hanno cantato l’Inno d’Italia e deposto una corona d’alloro al monumento dedicato a Giancarlo e Giorgio Puecher”.

    L’alpino modenese – Sez. Modena: COME È NATO IL NOME DI I.M.I.

    “(Italienische Militär-Internierte) è il nome dato da Hitler ai nostri militari fatti prigionieri dopo l’8 settembre 1943, per non riconoscere loro le garanzie che la Convenzione di Ginevra prevede per tutti i prigionieri di guerra. Dall’autunno del 1944 alla fine del conflitto, vennero dichiarati poi ‘lavoratori civili’ in modo da poter essere sottoposti a lavori pesanti e poterli trattare come schiavi senza il diritto di essere tutelati dalla Croce Rossa”.

    L’Alpino imolese – gruppi Imola e Valsanterno – Sez. Bolognese Romagnola: I RECUPERANTI DELLA GRANDE GUERRA

    “C’era una volta un mondo in bianco e nero che vide centinaia di persone che sopravvissero recuperando residuati della Grande Guerra: i ‘recuperanti’. Poi il mondo divenne a ‘colori’ e quelle figure mitiche finirono nell’oblio. Dobbiamo ai libri di Mario Rigoni Stern e a un film “I recuperanti” appunto, del regista Ermanno Olmi se agli inizi degli anni settanta vennero riconsacrate e portate a conoscenza del vasto pubblico. Ovunque c’erano ordigni inesplosi, depositi di bombe ancora cariche, attrezzature, oggetti della vita quotidiana ed anche i morti ancora insepolti. Tutto riprese la strada della valle”.

    L’alpin de Trieste – Sez. Trieste: PIRATERIA E VILTÀ

    “Diamo alle cose il loro vero nome. Il sequestro (con subdolo inganno e minaccia armata) della petroliera Enrica Lexie e dei due fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone è stato un vero e proprio atto di pirateria internazionale da parte del governo di Kerala, col successivo avallo da parte del governo centrale indiano. È stato un atto di pirateria in spregio al diritto internazionale, del più elementare senso di equità e giustizia. Il modo poi in cui sono state svolte le indagini negando l’evidenza dei fatti è una cosa veramente inimmaginabile in un paese civile o che pretende di esserlo. Girone e Latorre sono vittime, capri espiatori di sporchi disegni politici in un caldo periodo pre-elettorale in India. I comunisti del Kerala non si sono lasciati sfuggire questa occasione per imbastire una campagna mediatica allo scopo di contrastare e mettere in imbarazzo il governo centrale di Sonia Ghandi”.