Quel testo tagliato

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    Sistemando le carte ho ripescato il numero di novembre 2007 del L’Alpino. Il giornale è interessante, si legge volentieri, la nuova grafica è più accattivante; però, mi fa un po’ incazzare la pubblicazione del mio testo La preghiera dell’Alpino e le suore, in zona franca. Mi pare eccessivo il taglio del finale. A me pare che sul tema dell’identità cristiana siamo troppo timidi. Tagliare le preghiere è clamoroso. La crisi della Chiesa sta nei quadri intermedi, in molti preti e dirigenti laici, pensatori come dici tu. Sarkozy a Roma in un suo discorso ha detto: Con il battesimo di Clodoveo, la Francia è diventata Figlia maggiore della chiesa. È un fatto. Le radici della Francia sono essenzialmente cristiane. Le scienze… non rispondono alle domande fondamentali dell’essere umano sul senso della vita, sul mistero della morte .

    Edoardo Marinzi

    Non c’è via di scampo. Un direttore di giornale è destinato a far incazzare. Non può essere diversamente. Se il problema fosse solo di contenere in un mensile di quarant’otto paginette le notizie di un’associazione di quasi quattrocentomila iscritti, perennemente in attività, sarebbe un gioco da ragazzi, ma farci entrare anche le idee che frullano in tante teste è dura. Scherzi a parte, quando scrivete, scrivete solo l’essenziale. Se è interessante e ridotto, si riesce a pubblicare. Col capo cosparso di cenere chiedo scusa, ma non posso fare altrimenti. Torniamo alla tua lettera. Dopo centomila anni che l’uomo cammina sotto il segno del sacro, ha detto nella sua omelia un povero parroco di una chiesetta di montagna, oggi egli vive un’eclisse di Dio, perché si sente in grado di sostituirlo. Prendendo la parola davanti al monumento ai Caduti, mi sono permesso di aggiungere che c’è anche un’eclisse del senso di comunità chiamata Patria. Ormai ci sentiamo tutti cittadini del mondo. Non è solo questione di quadri intermedi quindi, è il cambiamento radicale, improvviso della società che scombina i parametri di riferimento. Senza scomodare Sarkozy dai suoi tanti impegni, la storia dell’umanità per millenni ha avuto un’evoluzione lenta, fortemente radicata nella tradizione, anche religiosa e ora è proiettata verso orizzonti affascinanti e inquietanti. Sicuramente in buona parte disancorati dal nostro passato. I pensatori scalpitano per proporci la loro verità. Che forse nessuno possiede. Sarebbe sufficiente limitarsi a cercarla.