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La caserma La Marmora è tornata ad essere una struttura viva, grazie all'opera dei nostri alpini ed all'aiuto di due imprese locali. Con diecimila ore di lavoro dei nostri volontari e l'aiuto finanziario della Regione Piemonte per l'acquisto dei materiali, oggi la caserma La Marmora, sita a pochi passi dal centro storico di Torino, è pronta ad ospitare più di milleduecento persone nei propri alloggiamenti completamente ristrutturati. Tutti i servizi della caserma sono stati rimessi in funzione: camerate, docce, servizi igienici e cucine sono tornati ad essere pienamente operativi.
Vigilia della festa dell'Unità d'Italia, a Torino. Neanche la pioggia battente ha potuto fermare la festa tricolore: più di centomila persone hanno infatti partecipato alla kermesse nel centro della città dove alle 20,30, nella centralissima piazza San Carlo, la fanfara della brigata Taurinense ha dato il via alle celebrazioni suonando e cantando l'Inno di Mameli.
A Torino sfilerà la Bandiera di guerra del 3º reggimento Alpini, comandato dal col. Carlo Sardi, scortata da due compagnie. È uno dei reggimenti alpini fra i più impiegati negli ultimi anni, a partire dall'Operazione Mozambico, con il battaglione Susa, fino alle attuali missioni in Afghanistan e dovunque sia stata impegnata all'estero la nostra Forza Armata in missione di pace. Il reggimento nasce il 1º novembre 1882 con sede a Fossano. Quattro anni dopo viene inviato a soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto in Calabria e in Sicilia, meritando una medaglia d'Argento di Benemerenza.
Infini.to, il museo dello Spazio e Planetario digitale di Pino Torinese, in occasione dell'Adunata nazionale di Torino, offre ai gruppi alpini la possibilità di visitare, accompagnati dallo staff scientifico, uno dei più avanzati musei dedicati all'astronomia, e di poter assistere a uno degli spettacoli all'interno del Planetario Digitale.
Per tutti gli italiani Torino è sempre stata la città industriale per antonomasia, un po' grigia, un po' riservata, l'esatto contrario di quella che si può scoprire oggi visitandola. Dalle Olimpiadi invernali del 2006 in poi, i torinesi si sono riscoperti abitanti di una città viva dove sono stati valorizzati i luoghi simbolo di una dinastia, quella sabauda, con una vocazione turistica tenuta nascosta per troppo tempo. La lunghezza dei suoi viali alberati, l'eleganza delle sue piazze, che un'amministrazione comunale lungimirante ha saputo restaurare e donare ai cittadini, prive di auto, ne fanno una città apprezzata e visitata per tutto il corso dell'anno per le sue bellezze e le innumerevoli manifestazioni di richiamo internazionale. Il 2010 si è lasciato alle spalle i 2.000.000 di visitatori per l'ostensione della Sindone e questo 2011 si prospetta altrettanto importante per le celebrazioni del 150º dell'Unità d'Italia.