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Il gruppo alpini di Liegi, alla missione Cattolica Italiana di Seraing, con il capogruppo Romano Capussi e il consiglio hanno organizzato una cerimonia per la consegna della borsa di studio “Bertagnolli” a Boris Trinco, discendente di un alpino “andato avanti”. Erano presenti alpini di diverse zone del Belgio e il presidente della sezione Mario Agnoli, che ha consegnato la borsa di studio.
In una cornice di montagne innevate, nell’estremità settentrionale del lago di Como, gli alpini della sezione di Colico hanno commemorato, domenica 5 febbraio, il 69° anniversario della battaglia di Nikolajewka. Le celebrazioni hanno avuto un prezioso prologo sabato sera, nello storico Palazzo Gallio di Gravedona sede prestigiosa della Comunità Montana Alto Lario dove, alla presenza del presidente alpino Mauro Robba e del sindaco Fiorenzo Bongiasca, si è esibita in un applaudito concerto la fanfara della brigata alpina Taurinense, diretta dal maresciallo Marco Calandri, con un repertorio di musica militare, classica e jazz.
Ricordo, con un pizzico di orgoglio la manifestazione che la nostra Associazione organizzò a Roma, accompagnati dall’allora presidente Giuseppe Parazzini, asserragliati dalla Mobile all’interno di Piazza Navona a cantare e suonare l’Inno di Mameli. La nostra decadenza iniziò quel giorno. Si formarono allora due correnti di pensiero: i duri e puri ed i possibilisti.
Non ero a conoscenza della cerimonia commemorativa al Campo di Milovice (Repubblica Ceca), diversamente avrei potuto unirmi. Complimenti agli organizzatori per la meritoria iniziativa in favore dei nostri Caduti alpini e di tutti i nostri soldati combattenti della prima guerra mondiale ivi internati e inumati.
Bolzano è anche una città di castelli, in armonia con la sua storia millenaria. Quattro in particolare, sono da visitare.
Correva l’anno 1967 quando alcuni alpini del quartiere San Zeno lanciarono l’idea di formare un coro. Fu presto fatto e nacque il coro alpino “San Zeno”. Renato Buselli si improvvisò maestro, avendo nel suo “zaino”, un buon orecchio, un enorme entusiasmo e la conoscenza della musica. I fondatori, poco più di una dozzina in tutto, si riunirono in una saletta dell’Antica Trattoria Tripoli ed iniziarono ad imparare le prime cante. I primi contatti con il pubblico furono ristretti agli abitanti del quartiere di San Zeno, nel teatrino della parrocchia o all’aperto. Poi, man mano che il coro cresceva di numero e di qualità, i primi concerti e rassegne corali, gli interventi alle Adunate.
Vittorio Trentini, che fu presidente nazionale negli anni Ottanta, compirà cent’anni il 30 marzo prossimo. Lo abbiamo incontrato nella sua casa di Bologna, dove vive con la figlia, mentre la sezione Bolognese Romagnola sta organizzando i festeggiamenti per il compleanno.
Nell’ottobre 2006 l’ANA completava, dopo soli cinque turni di lavoro, le opere programmate nel villaggio di Lalaua, in Mozambico (L’Alpino, gennaio 2007), un intervento voluto dall’Associazione per onorare e ricordare l’ultima missione di pace svolta dagli alpini di leva in questo paese provato da un’orribile guerra civile. Cinque i turni di lavoro, compreso quello propedeutico, e ventotto i volontari coinvolti; alcuni di loro hanno voluto perfino ripetere la gratificante esperienza ed il nobile impegno.
Il generale di Corpo d’Armata Roberto Bernardini è il nuovo comandante delle Forze Operative Terrestri (Foter) di stanza a Verona. Ha sostituito il generale di C.A. Francesco Tarricone che ha assunto l’incarico di direttore generale per il personale militare, presso il ministero della Difesa, ritornando così nell’ambito interforze dello Stato Maggiore della Difesa. La cerimonia del cambio, particolarmente solenne, è avvenuta alla presenza del capo di Stato Maggiore dell’Esercito gen. Claudio Graziano e in videoconferenza di tutti i comandanti dei reparti delle Forze Operative Terrestri schierati sul territorio nazionale, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, ed i comandanti dei reparti impegnati in Afghanistan, Libano e Kosovo.
Tra le varie proprietà della sede nazionale: il Soggiorno Alpino di Costalovara, il rifugio Contrin in alta val di Fassa e il rifugio Cecchin al Lozze, da alcuni decenni è stato “adottato” anche il rifugio “Medaglia d’Oro al V.M. Giovanni Giacomini” a Forca di Presta, a quota 1.550, situato nel territorio del comune di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Un rifugio alpino sui generis, che potrebbe essere appenninico perché, contrariamente agli altri fratelli sull’arco alpino, è situato nell’Italia centrale, al confine fra tre regioni: Marche, Umbria e Lazio. Una posizione strategica nel territorio nazionale che permette all’Associazione Nazionale Alpini di essere presente in modo più capillare anche nel 4° raggruppamento.
Attraversavano un torrente in Afghanistan quando il loro Lince si è rovesciato, in pochi secondi è stato coperto dall’acqua e per tre nostri militari bloccati all’interno non c’è stato scampo. Così sono morti tre fanti del 66° reggimento fanteria “Trieste” che ha sede a Forlì ed è inquadrato nella brigata aeromobile “Friuli”. Le vittime sono il caporal maggiore capo Francesco Currò, 33 anni, di Messina, il primo caporal maggiore Francesco Paolo Messineo, 29 anni, di Palermo, e il primo caporal maggiore Luca Valente, 28 anni di Gagliano del Capo (Lecce).