Sfogliando i nostri giornali

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    La nostra stampa alpina.

    MolisAlpino – Sez. Molise: SACRARIO D’OLTREMARE

    “Ben 45 ettari di spazio verde ed urbanizzato costituiscono il Sacrario militare dei Caduti d’Oltremare esistente a Bari. Su invito della Sezione barese una delegazione della sezione Molise si è recata in pellegrinaggio al Sacrario per onorare la memoria di tutti quei giovani italiani immolatisi in azioni di guerra su suolo straniero. Infatti in quel Sacrario sono custodite le spoglie di migliaia di Caduti, identificati ed anonimi, ma italiani, che hanno perso la vita nel corso delle guerre del XX secolo. Alla manifestazione hanno partecipato il presidente della sezione di Bari, gen. Antonino Cassotta ed il consigliere nazionale della sezione Molise, Salvatore Robustini”.

    Nün dla pèna néra – Sez. Novara: AIUTARE IL PROSSIMO

    “È notte fonda a Novara, le quattro di mattina di giovedì 27 ottobre quando l’unità di Protezione civile della sezione di Novara dell’ANA riceve l’ordine di partire con il coordinamento provinciale di cui fa parte, alla volta di Borghetto di Vara (La Spezia) dove l’alluvione, in poche ore, ha distrutto tutto ciò che esisteva… Noi alpini, come al solito, di fronte alle calamità, ci siamo rimboccati le maniche e, armati di volontà, con pale, carriole, pompe, motoseghe, abbiamo portato un piccolo borgo alla minima funzionalità. Domenica mattina abbiamo lasciato le nostre consegne ad altri alpini e siamo rientrati a casa”.

    L’Alpin de Trieste – Sez. Trieste: INDIGNATI

    “Indignati è la parola giusta. Ma siamo noi i veri indignati. Infatti lo siamo perché a quanto sembra in Italia non è più possibile manifestare pacificamente e democraticamente la propria opinione in piazza. Non è più possibile, perché ogni volta o quasi saltano fuori le frange violente e la manifestazione si trasforma in una battaglia, una guerriglia urbana… I fatti di Roma di metà ottobre non ne sono che l’ennesimo esempio. Guerriglia evidentemente preordinata ed organizzata a tavolino dai tecnici del vandalismo che sanno sfruttare la morfologia della città ed i limiti delle forze dell’ordine. Veri e propri vigliacchi, perché agiscono sotto la protezione della massa e dell’anonimato dietro caschi e passamontagna o fazzolettoni che coprono il volto. Pronti, al momento opportuno, a mimetizzarsi tra i sempre meno numerosi manifestanti pacifici e a fare la parte dell’agnello al minimo pericolo di essere riconosciuti o catturati”.

    Notiziario – Sez. Francia: ALPINI E CHASSEURS

    “Il nostro gruppo Costa Azzurra, che è formato da poche unità, non potendo fare granchè, aiuta il nostro presidente sezionale quando si trova sulla Costa Azzurra per organizzare o partecipare a tutte le cerimonie che gli chasseurs alpins e gli alpini fanno dalle nostre parti. Dobbiamo dire che da una parte all’altra della frontiera le occasioni non mancano per mostrare il nostro gagliardetto, vicinanza oblige. Ciò che più ci conforta è vedere quanto gli amici francesi sono in accordo con noi nel partecipare là dove il dovere ci chiama. Non manchiamo mai di aiutarci l’un l’altro per fare sì che ogni cerimonia sia fonte di amicizia e fraternità. Dalla Costa Azzurra, alle province di Imperia, Cuneo, Torino ed oltre, cerchiamo di essere presenti per rappresentare il nostro Gruppo e a ogni cerimonia, solo sapendo che ci siamo, gli organizzatori fanno vedere che la loro è una cerimonia internazionale, il che ci spinge ad ulteriori partecipazioni”.

    Il mulo – gr. Venezia – Sez. Venezia: UNA TARGA PER L’EROE VENETO

    “Di Antonio Margarini (fucilato nel giugno del 1797 per aver capeggiato la rivolta contro la fine della Repubblica di Venezia disposta da Napoleone. Un targa in sua memoria è stata posta dagli alpini a Venezia, n.d.r.), sappiamo molto poco. Dalle carte ritrovate emerge solo che aveva circa 24 anni, era nativo di Zara ed era alfiere nel battaglione del colonnello Danese; sappiamo anche che fra il 12 e 13 maggio del 1797 fu l’anima della rivolta di Rialto, alimentata da quanti non volevano accettare la fine della Repubblica e la resa all’invasore francese. Non è molto, anche se è possibile che i documenti conservati in archivio ci riservino ancora qualche sorpresa…”.

    Penne nere astigiane – Sez. Asti: UNA BELLA GIORNATA ALPINA

    “Un parco bello con i vialetti asfaltati da poco, un grande lavoro di decine di alpini e della nostra Protezione civile, qualche centinaio di bambini accompagnati da genitori e nonni oltre che da alcune maestre e la festa può cominciare… È quello che è avvenuto al parco Rio Crosio. Già dal mattino gli alpini hanno pulito il parco poi hanno allestito il ponte tibetano, montato alcune tende, sistemato i vari giochi per i piccoli ospiti… La nostra banda ha dato inizio al pomeriggio di festa suonando l’Inno nazionale come sempre avviene nelle manifestazioni alpine. Il saluto delle numerose autorità presenti, a cominciare dal sindaco, ha reso più solenne la giornata. Poi sono stati i bambini con la loro simpatica e gioiosa confusione a tenerci compagnia e con loro anche noi siamo ritornati ad essere bambini per alcune ore…”.

    L’Alpin del Vittoriese – Sez. Vittorio Veneto: REPARTO SALMERIE

    “Il reparto Salmerie inizia l’anno con una buona notizia: due fiocchi azzurri in stalla Tobero. Grazie infatti all’ormai leggendario Antonio De Luca arrivano, più scalpitanti che mai due nuovi muli (Orio e Reno) tra lo stupore e la curiosità degli alpini della Sezione e del presidente in Primis e l’intensa palpabile soddisfazione degli sconci. Un avvenimento che i conducenti accolgono con la partecipata e dovuta apprensione, ma che in cuor loro auspicavano da tempo. E proprio il tempo darà loro ragione, visto che i due nuovi amici quadrupedi impareranno presto ad inserirsi nel gruppo suscitando interesse e apportando nuove soddisfazioni all’intero reparto. Seppur di aspetto fiero ed aitante, non possono certamente sostituire del tutto e tanto meno ridurre il sempre vivo ricordo della mula Fina”.