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È l’acqua l’elemento che caratterizza Pordenone, la città capoluogo del Friuli Occidentale, che il 9, 10 e 11 maggio del 2014 ospiterà l’Adunata nazionale degli alpini. Lungo il fiume che lambisce la città è nato e si è sviluppato in passato il centro cittadino. Non a caso l’attuale nome del comune deriva da Portus Naonis, ossia l’attracco lungo il fiume Noncello che collega questo territorio al mare. Se alle origini di Pordenone c’era quindi il traffico delle imbarcazioni commerciali, l’anima produttiva legata all’acqua ha caratterizzato anche il recente passato; la forza del fiume che scende a valle è stata sfruttata dagli opifici intorno ai quali è cresciuta e si è sviluppata la città durante il 1800.

Anche quest’anno gli alpini della sezione di Torino hanno partecipato in massa all’evento che ha raccolto fondi per i bambini dell’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino. Nel piazzale antistante al nosocomio cittadino si sono dati appuntamento 12.000 Babbi Natale e 2.000 Babbi Natale motociclisti.

Abbracciarsi ancora

Sul mio tavolo due fotografie: un’immagine in bianco e nero ritrae tre giovanotti forti e sorridenti. Chiaramente in posa davanti a un obiettivo professionale. La divisa perfetta, le fiamme bordate di giallo esclusive dell’Artiglieria da Montagna. L’altra, sistemata lì accanto, è a colori. Gli stessi tre giovanotti cambiati dal tempo. Uno, quello seduto, tiene nella mano la fotografia scattata sessant’anni prima. La mostra con fierezza, con lo sguardo di chi sbeffeggia il tempo come a dire: “Siamo ancora qui!”. Succede così che a distanza di anni ci si ritrovi. Forse per contrastare la malinconia, forse per ritrovare quegli occhi in cui ci eravamo specchiati per dodici, quindici, diciotto mesi o chissà quanti.

Si sono svolti ad Aosta i festeggiamenti conclusivi per il 90º di fondazione della Sezione. Per l’occasione, in via Saint-Martin de Corléans è stato inaugurato il monumento alle cinque brigate alpine e al Centro Addestramento Alpino. Sei stele in granito con gli scudetti delle Brigate Taurinense, Orobica, Tridentina, Cadore e Julia, insieme a quella del Cervino e dell’ex Scuola Militare Alpina sono state scoperte alla presenza delle massime autorità civili e militari della Regione, del vice presidente nazionale Renato Zorio e di una folta rappresentanza delle Sezioni e dei Gruppi di Piemonte, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia e Veneto.

Carlo Erba, soldato

“Noi vogliamo glorificare la guerra come sola igiene del mondo. Il militarismo, il patriottismo”. L’esaltazione del conflitto armato risaltava a caratteri cubitali sopra ai manifesti realizzati dai Futuristi: movimento che accostava artisti di ogni genere, pittori, scrittori e musicisti. Essi richiamavano a un atteggiamento nuovo nei confronti del concetto di arte e con forza inneggiavano alla guerra, a prendere le armi unico mezzo per un radicale cambiamento. L’odio verso l’Austria-Ungheria montava nel gruppo degli interventisti, ora dopo ora.

Il prossimo 27 gennaio si aprirà la 66ª edizione dei Campionati Sciistici delle Truppe alpine (Ca.STA) che si svolgeranno, novità assoluta di quest’anno, in Piemonte, a Sestriere, Pragelato, Oulx e Bousson, sulle piste della Vialattea, che nel 2006 videro i più forti atleti del mondo contendersi le medaglie olimpiche. L’appuntamento sportivo e militare di livello internazionale – oltre all’Italia hanno già aderito undici Paesi – è anche un momento di verifica dell’addestramento raggiunto dalle unità che operano in ambiente montano.

Meteomont… e scii sicuro

Con l’arrivo della stagione invernale e della neve caduta in quota, si ripropone il pericolo delle valanghe. Poiché sono migliaia gli sportivi che praticano lo sci alpinismo e le escursioni sulla neve non appare superfluo il consiglio di consultare il bollettino valanghe del Servizio Meteomont, premessa di qualsiasi attività in montagna per evitare rischi.

Gli alpini del gruppo Cividale-Centro hanno donato il Tricolore agli alunni del plesso scolastico “Elvira e Amalia Piccoli”. Era stata proprio la direttrice Annamaria Buttazzoni a richiedere la bandiera al capogruppo Antonio Ruocco.

Bagliori di guerra

Erano anni infiammati quelli che per primi si affacciarono al nuovo secolo, il Novecento. Una pace ingannevole legava tra loro le potenze europee. Come un liquido che borbotta in una pentola e ribollendo minaccia di tracimare da un istante all’altro. Uno scenario complesso disegnava una carta europea vincolata da alleanze, patti segreti e promesse illusorie; una divisione in blocchi che come un muro si ergeva su un terreno minato pronto a saltare in aria. La Triplice Alleanza del 1882 univa anche militarmente l’Italia alla Germania e all’Austria-Ungheria.

Due giornate indimenticabili per le penne nere di Scanno guidate dal capogruppo Giuseppe Notarmuzi che, in occasione del raduno della 5ª Zona, hanno festeggiato l’80° di fondazione del Gruppo e il 50°della consacrazione della chiesetta dedicata alla Madonna degli Alpini. La manifestazione ha avuto inizio sabato con l’alzabandiera, la deposizione di una corona e gli onori ai Caduti di tutte le guerre. Poi Messa alla chiesetta della Madonna degli Alpini e pranzo. Più tardi, in paese, proiezione del film/documentario “1942 Natale in Russia” e in serata musica in piazza.

La sezione di Bassano del Grappa, con il supporto del coordinamento sportivo sezionale e la collaborazione del gruppo di Casoni, ha organizzato la 1ª marcia di regolarità in montagna “Memorial Bortolo Busnardo” valida quale 10° campionato Triveneto ANA. La gara si è svolta sul Monte Grappa con partenza e arrivo in località Campo Croce, lungo un percorso che ha toccato il Sacrario di Cima Grappa e diversi luoghi storici teatro delle vicende della prima e seconda guerra mondiale.

Tra le guglie del Duomo

Lo sguardo degli alpini è rivolto al cielo, tra le guglie del Duomo, ad ammirare la statua di don Carlo. E il Beato, raffigurato nell’atto di accogliere un mutilatino, sembra estendere il suo abbraccio a tutte le penne nere, radunate ai piedi della Cattedrale per rendergli omaggio. È stata una cerimonia semplice, raccolta, accompagnata dal coro ANA di Milano e presieduta dal presidente della Fondazione Don Gnocchi mons. Angelo Bazzari, quella che ha aperto la giornata in suffragio ai Caduti, resa solenne dalla Messa che dal 1956 viene celebrata a dicembre di ogni anno in Duomo.

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