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Il coraggio di esporsi

Caro direttore, con questa lettera non vorrei riaccendere la polemica sulla Preghiera dell’Alpino dopo il tuo coraggioso intervento sul settimanale diocesano di Verona, se non fossi stato colpito da tanta commozione nel leggere, sull’ultimo L’Alpino, il ricordo del Geniere alpino Nereo Ceccato sulla notte tragica del Vajont, dove il tenente Liaci non vedendo più la tenda dei due Genieri di guardia, ma un ammasso di fango, ordina l’attenti alla Compagnia e assieme a quei giovani affranti, recita questa preghiera sempre cara alle penne nere!

Alla Missione cattolica italiana di Marchienne au Pont (Charleroi), è stata festeggiata Santa Barbara, patrona anche degli Artiglieri da Montagna e dei minatori. Al centro, con il vessillo della sezione Belgio, il presidente Mario Agnoli, intorno i vessilli di alcune Associazioni italiane presenti in Belgio, tra cui quella degli ex minatori di Marcinelle.

La festa annuale del gruppo ANA di Liegi quest’anno è stata speciale per la ricorrenza del suo 55º anno di fondazione. Un folto gruppo di Alpini e simpatizzanti ha segnato il tutto esaurito per la cena e per il ballo, a cui è seguita una grande tombola benefica. Il capogruppo Romano Cappussi e tutto il comitato si sono prodigati nelle cucine e in sala per offrire un servizio impeccabile. È stata una gioia per tutti, condita dal sapore di Patria e di fraternità tra gli emigrati.

Formazione continua

Prosegue il programma formativo rivolto alla componente della Protezione Civile ANA. L’incontro di Motta di Livenza ne rappresenta una tappa sostanziale, prima di tutto perché i volontari hanno potuto esaminare nel dettaglio la struttura operativa della Colonna Mobile ANA e anche per il notevole seguito. Sono intervenuti i rappresentanti di 62 Sezioni - tra coordinatori delle unità sezionali di Protezione Civile, presidenti e referenti sezionali - i coordinatori dei 4 Raggruppamenti, i referenti regionali, e i coordinatori delle diverse specialità.

Il raduno della sezione Sicilia, organizzato dal gruppo di Messina in sinergia con l’amministrazione comunale, ha avuto luogo nella cittadina di Montagnareale (Messina). Dal palazzo comunale gli Alpini hanno raggiunto la chiesa madre, dove il vescovo di Patti, mons. Ignazio Zambito, ha celebrato la Messa domenicale.

Durante la riunione annuale del gruppo di Pralungo è nata un’idea per ricordare i Caduti del paese in occasione del centenario della Grande Guerra. Nel maggio 2015, con l’aiuto del gruppo di Sant’Eurosia, verrà organizzata una mostra sulle vicende belliche e le storie dei nostri soldati Caduti.

«Avvanti Alpini!»

Nacque a Sampierdarena il 4 agosto 1860 a mezzanotte, e battezzato il giorno seguente con i nomi di Antonio Tomaso nella chiesa di Santa Maria della Cella e San Martino. Il padre Felice Cantore era un casellante ferroviario e la madre Maria Ferri, casalinga. Il piccolo Antonio vide la luce nel casello ferroviario che si trovava – e si trova ancor oggi, trasformato e abbandonato – nei pressi dell’attuale stazione ferroviaria di via di Francia.

Rinascere, in una città falcidiata da un sisma devastante che ne ha spento suoni e colori, significa anche riconquistare pezzi di strade, facciate di palazzi, angoli dove parlare. I luoghi, è inevitabile, contribuiscono a formare l’identità di una popolazione. E L’Aquila, da quella maledetta notte del 2009, è alla disperata ricerca della sua “nuova” identità. La vita risorge a piccoli pezzi. Te ne accorgi girando a piedi nel ground zero della tragedia, quello che era il sesto centro storico d’Italia per presenza di beni monumentali. Là, dove prima regnavano solo silenzio, puzza di muffa e vecchi portoni sbarrati dai puntellamenti, qualcosa sta cambiando.

Gli Alpini delle sezioni di Como, Colico, Lecco e Sondrio si sono ritrovati a Madesimo per commemorare il 72º anniversario della battaglia di Nikolajewka e ricordare i tanti Alpini di quelle valli che combatterono in terra di Russia.

Gli alpini della brigata “Julia”, in partenza per una nuova missione in Afghanistan, sono stati salutati alla caserma Di Prampero a Udine. Alla cerimonia hanno partecipato il comandante delle Forze Operative Terrestri, gen. Alberto Primicerj, il comandante delle Truppe Alpine gen. Federico Bonato, il sindaco di Udine Furio Honsell e il prefetto Provvidenza Delfina Raimondo. L’Associazione Nazionale Alpini ha portato l’in bocca il lupo per la delicata missione con il vice presidente Angelo Pandolfo e alcuni consiglieri nazionali che hanno scortato il Labaro dell’ANA.

Nel novembre 1924 una quindicina di Alpini si riunirono a Tossignano (Bologna) per dare vita alla “Compagnia Valsanterno di Imola e Tossignano”, intitolata al capitano degli Alpini Stefanino Curti, Medaglia d’Oro al Valore Militare. Novant’anni dopo le penne nere del gruppo di Imola Valsanterno sono tornate a Tossignano per brindare al nuovo traguardo.

La Madonnina del Grappa

Il 4 agosto 1901 il patriarca di Venezia S.E. Giuseppe Sarto, divenuto qualche anno dopo Papa Pio X, benediceva la statua della Madonna con Bambino collocata sopra un sacello eretto sulla cima del Monte Grappa: una testimonianza religiosa che, come tante croci che dominavano le più importanti vette dell’arco prealpino, aveva anche lo scopo di contrastare l’anticlericalismo che dilagava tra la borghesia dei principali centri pedemontani, in questo caso Bassano.

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Nato ad Aosta il 20 gennaio 1997 è dottore commercialista, iscritto anche all’albo degli esperti contabili della Valle d’Aosta e ha l’abilitazione alla professione...

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