Formazione continua

    0
    55

    Prosegue il programma formativo rivolto alla componente della Protezione Civile ANA. L’incontro di Motta di Livenza ne rappresenta una tappa sostanziale, prima di tutto perché i volontari hanno potuto esaminare nel dettaglio la struttura operativa della Colonna Mobile ANA e anche per il notevole seguito. Sono intervenuti i rappresentanti di 62 Sezioni – tra coordinatori delle unità sezionali di Protezione Civile, presidenti e referenti sezionali – i coordinatori dei 4 Raggruppamenti, i referenti regionali, e i coordinatori delle diverse specialità.

    All’incontro hanno partecipato anche il presidente Sebastiano Favero e i rappresentanti del Dipartimento di Protezione Civile, Roberto Giarola e Massimo La Pietra. Il coordinatore nazionale Giuseppe Bonaldi ha aperto i lavori. Ha commentato diversi articoli che compongono il regolamento della Protezione Civile, soffermandosi in particolare sul ruolo dei coordinatori delle unità sezionali della P.C., legato alla collaborazione con i presidenti sezionali e con i volontari che compongono le squadre specialistiche che non appartengono per via gerarchica alla Sede nazionale ma devono sentirsi solo espressione di una qualificata professionalità all’interno della propria Sezione.

    Ha anche ricordato i principi generali di copertura delle assicurazioni per infortunio e responsabilità civile e i rapporti di parità che devono caratterizzare le convenzioni tra ANA ed enti istituzionali diversi. Ha infine annunciato che la Sede nazionale sta predisponendo un piano formativo che nel 2015 coinvolgerà tutte le Sezioni per assicurarsi dei formatori, a livello sezionale, per i corsi base di P.C. Ermanno Dentesano ha tracciato con chiarezza i principi del piano operativo per l’attivazione della Colonna Mobile ANA in ordine alle parti specialistiche che la compongono. Ha poi ricordato l’importanza di dotarsi di cartografia del territorio e di raccogliere con diligenza tutte le circolari a carattere permanente emesse dalla Sede nazionale. Compiti questi delle varie segreterie ben illustrati da Michele Longo che ha parlato dell’uso improprio della e-mail personale per gli ordini sezionali, oltre alla delicata questione dei rimborsi spese, auspicando un’attenta compilazione delle richieste (carta carburanti, targhe automezzi, ecc.).

    Orazio D’Incà ha evidenziato con diversi dettagli operativi la conduzione del deposito di Motta di Livenza. Giarola e La Pietra hanno parlato dei “volontari spontanei” – definiti dalla stampa “angeli del fango” – e hanno espresso la più completa contrarietà al fenomeno: è una involuzione del sistema che ci riporta al 1966, con tutte le conseguenze negative che ne derivano per responsabilità, qualità dell’azione, organizzazione, attrezzature, operatività, autonomia logistica, ecc. L’esperienza di Genova ha insegnato che non mancano le risorse, ma le direttive. Sulla Colonna Mobile ANA hanno evidenziato la «realtà positiva» che rappresenta nel sistema di Protezione Civile nazionale e che, anche per questo motivo, viene sostenuta dal Dipartimento.

    Sul tema particolarmente atteso del “controllo sanitario” i diversi chiarimenti possono tranquillizzare i presidenti sezionali che seguono gli insegnamenti della “formazione, addestramento e uso dei DPI”. In questo momento ci sono tre “gruppi di lavoro” che stanno concludendo la loro attività ed entro la prima parte dell’anno il Dipartimento emanerà delle linee guida. Il presidente della Commissione nazionale di P.C. Corrado Bassi ha tracciato il ruolo che la Protezione Civile ANA assumerà in un prossimo futuro nell’ambito nazionale, regionale e provinciale. Con un fuori programma, Bonaldi e i più stretti collaboratori gli hanno espresso il ringraziamento per l’esemplare impegno profuso. Il presidente Favero ha concluso i lavori, rimarcando che «siamo una sola Associazione, anche per la Protezione Civile» e ha augurato ai volontari un sereno svolgimento del proprio impegno, cercando di seguire alla lettera le disposizioni che governano la loro operatività.

    Molti partecipanti hanno manifestato ampio consenso per le tematiche affrontate, auspicando che gli incontri si possano ripetere ciclicamente. «Per me non è una promessa, è un impegno, per pervenire alla formazione di una Protezione Civile ANA di assoluta qualità e capacità operativa», ha ribadito Bonaldi. E ha ringraziato i diversi collaboratori: «Continuiamo, Alpini e amici degli Alpini, a sostenere questa stupefacente componente della nostra Associazione. È un modo di accrescere, diffondere e condividere un’etica sociale di cui il nostro Paese ha tanto bisogno». (g.b.)