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COLICO

Monito e insegnamento per le nuove generazioni, ricordo di quanti hanno combattuto, memoria del passato per costruire il futuro. È questo il significato della cerimonia del 72º anniversario della battaglia di Nikolajewka, organizzata a Colico dall’omonima Sezione. La commemorazione ha avuto inizio domenica mattina in piazza V Alpini con l’alzabandiera alla presenza di un picchetto armato del 5º Alpini di Vipiteno e del vice comandante delle Truppe Alpine, gen. D. Marcello Bellacicco.

Gentilissimo direttore, non condivido le precisazioni da lei fornite alla lettera di Giuseppe Jovino (L’Alpino di gennaio 2015). La speranza di una vita migliore che anima i migranti (sia essa originata dalla fame, dalla paura della guerra, o da qualsiasi altro disagio patito nei paesi d’origine) non può essere fermata in alcun modo, non fosse altro che per l’altissimo numero di individui coinvolti, centinaia di migliaia di persone a meno che, consapevolmente, non accettiamo l’idea e la responsabilità del genocidio come “soluzione finale”.

Grazie, caro Alpino!

Grazie di cuore a lei e alla sua Redazione, tutta e senza eccezioni. Ho appena finito di leggere (non di sfogliare, come facevo fino a qualche anno fa) il numero di gennaio 2015 e mi è piaciuto molto, dall’inizio alla fine. Ho sentito il bisogno di dirglielo.

Alla foiba di Basovizza

Lo scorso 10 febbraio, per la celebrazione del “Giorno del ricordo”, sul piazzale antistante la Foiba di Basovizza si sono schierati oltre 400 Alpini con 26 vessilli sezionali delle regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige e Lombardia. Molti i gagliardetti dei Gruppi e numerose anche le rappresentanze delle altre Associazioni d’Arma, degli esuli, dei parenti degli infoibati, della Lega nazionale di Trieste e di varie Associazioni patriottiche.

Ogni anno la sezione Francia organizza una visita ai cimiteri militari italiani di Soupir e Bligny dove sono sepolti circa 5.000 militari italiani caduti in Francia durante la Grande Guerra. A questo gesto di omaggio si uniscono tutte le associazioni d’Arma italiane della regione parigina.

La festa annuale del gruppo ANA di Liegi quest’anno è stata speciale per la ricorrenza del suo 55º anno di fondazione. Un folto gruppo di Alpini e simpatizzanti ha segnato il tutto esaurito per la cena e per il ballo, a cui è seguita una grande tombola benefica. Il capogruppo Romano Cappussi e tutto il comitato si sono prodigati nelle cucine e in sala per offrire un servizio impeccabile. È stata una gioia per tutti, condita dal sapore di Patria e di fraternità tra gli emigrati.

Gli Alpini delle sezioni di Como, Colico, Lecco e Sondrio si sono ritrovati a Madesimo per commemorare il 72º anniversario della battaglia di Nikolajewka e ricordare i tanti Alpini di quelle valli che combatterono in terra di Russia.

Rinascere, in una città falcidiata da un sisma devastante che ne ha spento suoni e colori, significa anche riconquistare pezzi di strade, facciate di palazzi, angoli dove parlare. I luoghi, è inevitabile, contribuiscono a formare l’identità di una popolazione. E L’Aquila, da quella maledetta notte del 2009, è alla disperata ricerca della sua “nuova” identità. La vita risorge a piccoli pezzi. Te ne accorgi girando a piedi nel ground zero della tragedia, quello che era il sesto centro storico d’Italia per presenza di beni monumentali. Là, dove prima regnavano solo silenzio, puzza di muffa e vecchi portoni sbarrati dai puntellamenti, qualcosa sta cambiando.

Alla Missione cattolica italiana di Marchienne au Pont (Charleroi), è stata festeggiata Santa Barbara, patrona anche degli Artiglieri da Montagna e dei minatori. Al centro, con il vessillo della sezione Belgio, il presidente Mario Agnoli, intorno i vessilli di alcune Associazioni italiane presenti in Belgio, tra cui quella degli ex minatori di Marcinelle.

Formazione continua

Prosegue il programma formativo rivolto alla componente della Protezione Civile ANA. L’incontro di Motta di Livenza ne rappresenta una tappa sostanziale, prima di tutto perché i volontari hanno potuto esaminare nel dettaglio la struttura operativa della Colonna Mobile ANA e anche per il notevole seguito. Sono intervenuti i rappresentanti di 62 Sezioni - tra coordinatori delle unità sezionali di Protezione Civile, presidenti e referenti sezionali - i coordinatori dei 4 Raggruppamenti, i referenti regionali, e i coordinatori delle diverse specialità.

Dopo un accurato restauro è stato inaugurato a Trieste il monumento alla “Penna dell’Alpino” (nella foto), alla presenza dei soci ANA e delle rappresentanze di altre Associazioni d’Arma. Il monumento venne eretto presso la cella in cui era detenuto Guglielmo Oberdan prima dell’esecuzione.

Durante la riunione annuale del gruppo di Pralungo è nata un’idea per ricordare i Caduti del paese in occasione del centenario della Grande Guerra. Nel maggio 2015, con l’aiuto del gruppo di Sant’Eurosia, verrà organizzata una mostra sulle vicende belliche e le storie dei nostri soldati Caduti.

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Nato ad Aosta il 20 gennaio 1997 è dottore commercialista, iscritto anche all’albo degli esperti contabili della Valle d’Aosta e ha l’abilitazione alla professione...

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