Home 2015

Archivio

Un editoriale commovente

Caro direttore, ho tra le mani L’Alpino di maggio. Ho guardato, dapprima con curiosità, la copertina. Poi ho letto l’editoriale. Sono rimasto commosso. Bravo che ci fai ammirare il cuore semplice di questo bimbo e le sue insospettate capacità.

Il progetto che sviluppa le attività di formazione dei volontari della Protezione Civile Ana fa parte di un percorso che non conosce ostacoli, né traguardi. L’evoluzione delle normative, il progresso tecnologico, rivolto alla costruzione e al relativo utilizzo di attrezzature e mezzi meccanici, non permette di stare a guardare. 

Triveneto tricolore

Più di qualcuno l’ha definita una prova. Quella dell’Adunata del Piave che Treviso (insieme a Conegliano, Valdobbiadene e Vittorio Veneto) spera di ottenere nel 2017. Di certo, il raduno del Triveneto è stato il ritrovo dei 100.000. Numeri importanti che ne hanno decretato il successo, auspicato ma decisamente inatteso. 

Caro direttore, la data del 24 maggio di questo 2015 ha dato l’avvio alle celebrazioni del centenario della Grande Guerra. C’è il pericolo che si usino parole sbagliate. Un conto è festeggiare e un altro è celebrare un evento catastrofico per il prezzo pagato in vittime militari e civili. Dopo cento anni ci si aspetta che la storia consegni intera la verità che è facile falsare, anche solo con le omissioni. Ci sono fatti dei quali non si parla.

A qualunque costo

La data del 24 maggio 1915 riporta alla mente il grande fiume Piave che protagonista fortuito, assiste al passaggio dei primi fanti. Ha inizio così per l’Italia, il primo conflitto mondiale. Ma vi è un’altra data a cui far risalire l’inizio della guerra in montagna, sulle vette oltre i duemila metri dove nessuno aveva mai combattuto. 

Bèrghem arriva prima

Bedonia è una cittadina in provincia di Parma, incastonata fra le cime dell’appennino dell’alta Val Taro dove, in ogni famiglia, è presente e viva la tradizione alpina. Teatro di tante manifestazioni di grande richiamo per le penne nere: quattro raduni sezionali e un’adunata nazionale della Julia, nel 1953 fu don Carlo Gnocchi a celebrare la Messa in uno di questi eventi. Nel 2003 approdò a Bedonia lo sport alpino con l’organizzazione del 31º campionato Ana di marcia di regolarità in montagna. 

Un disegno geniale

Caro direttore, il numero di maggio de L’Alpino mi ha dato una grande felicità. Complimenti per aver dedicato la copertina al disegno di un bambino. Prima di tutto perché il disegno è veramente geniale in quanto sintetizza l’essenza dell’alpino e poi perché è stato fatto da un bambino. Non le nascondo che secondo la mia modesta opinione, essere alpini non può fermarsi solo ai ricordi, commemorazioni o feste. Essere alpini vuole dire uno stile di vita fatto da senso del dovere, semplicità, modestia, attenzione verso gli altri, impegno quotidiano, amore verso il proprio Paese.

E' stata una bellissima manifestazione iniziata con l’alzabandiera sul piazzale della ex stazione ferroviaria, accanto al monumento dedicato all’alpino Beniamino Ferraris. Un gesto semplice, pieno di sincera devozione per il nostro Tricolore che si è disteso sul pennone, sospinto dal vento, mentre tutti cantavano l’Inno di Mameli. 

Business Adunata

Caro direttore, vorrei subito precisare che questa mia non vuole assolutamente essere una polemica e riguarda tutti gli ambulanti che vendono di tutto durante le adunate. Penso che le nostre adunate nazionali siano diventate anche un bel business per la città che le ospita e per tutti gli operatori che gravitano intorno. 

E' ormai da un anno che tutti i sabati gli alpini della Sezione di Milano presidiano il Sacrario dei Caduti di largo Gemelli, chiamato anche “Tempio della Vittoria”. Dalle 9 alle 17 accolgono i visitatori - moltissimi gli stranieri - in questo luogo indicato in tutte le guide turistiche della città. 

La delusione scomparsa

Caro alpino don Bruno, ora, come si usa dire, a bocce ferme, posso dire che mi sono sbagliato e mi sono pentito. Fra gli alpini astigiani che il primo sabato di settembre 2013, allorché fu assegnata l’Adunata nazionale a L’Aquila, penso non ci sia stato nessuno più deluso di me, e l’ho subito espresso con una email di protesta sul sito https://www.ana.it (l’unica pubblicata di disapprovazione e per la quale ho subito tante proteste).

Sono l’alpino Errico Bigante che, ritenendolo gesto doveroso, mi permetto trasmettere la bella foto del nostro Presidente con i suoi due predecessori. 

ULTIMI ARTICOLI

Partecipa anche tu al Campo Scuola all’Adunata di Biella

In occasione della 96ª Adunata nazionale Alpini che si terrà a Biella, stiamo organizzando un’attività volta a pubblicizzare i Campi Scuola coinvolgendo tutti coloro...

Andrea Cainero

Giuseppe Vezzari

Remo Facchinetti