Bèrghem arriva prima

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    Bedonia è una cittadina in provincia di Parma, incastonata fra le cime dell’appennino dell’alta Val Taro dove, in ogni famiglia, è presente e viva la tradizione alpina. Teatro di tante manifestazioni di grande richiamo per le penne nere: quattro raduni sezionali e un’adunata nazionale della Julia, nel 1953 fu don Carlo Gnocchi a celebrare la Messa in uno di questi eventi. Nel 2003 approdò a Bedonia lo sport alpino con l’organizzazione del 31º campionato Ana di marcia di regolarità in montagna. 

    Quel sodalizio nato dodici anni prima tra alpini, sport, Parma e Bedonia si è consolidato il 20 e 21 giugno scorsi, quando, già dalle prime ore del mattino la strada provinciale che porta nell’alta Val Taro era percorsa da pulmini e auto su cui erano visibili cappelli alpini in quantità. Durante l’alzabandiera e la sfilata lungo le vie del paese gli abitanti si sono stretti in un forte e lungo abbraccio agli alpini che hanno raggiunto la chiesa seicentesca di Sant’Antonino, facendo una breve sosta al monumento per l’omaggio ai Caduti.

    Alle spalle del gruppo bandistico “Glenn Miller” c’era il gonfalone del comune di Bedonia, scortato dal primo cittadino Carlo Berni, quindi i labari delle associazioni, le autorità, il vessillo della Sezione di Parma con il neo presidente Roberto Cacialli e il consiglio sezionale, il gagliardetto del Gruppo di Bedonia con il Capogruppo Paolo Masala, i vessilli delle Sezioni iscritte alla gara, numerosi gagliardetti e tanti alpini.

    Al termine della Messa, officiata dal parroco don Giovanni Cigala, i saluti del Capogruppo, del Sindaco, del Presidente della Sezione di Parma e del vice Presidente nazionale vicario Minelli hanno anticipato l’intervento del nuovo Presidente della commissione sportiva Mauro Buttigliero che ha ufficialmente aperto il 39º campionato nazionale di corsa a staffetta in montagna con l’accensione del tripode. Accanto a lui anche i Consiglieri nazionali Cesare Lavizzari, Giorgio Sonzogni, Mariano Spreafico e Mauro Azzi, già Presidente della Sezione di Parma. Domenica una splendida giornata di sole ha dato il buongiorno agli atleti, pronti per affrontare i 7.690 metri del percorso di gara, su un dislivello di 260, studiato tenendo conto delle indicazioni tecniche previste per questa disciplina sportiva.

    Le 122 pattuglie, composte ognuna da tre atleti, si sono cimentate nella staffetta in rappresentanza di 30 Sezioni. La gara si è svolta in modo regolare grazie all’impegno dei tecnici della commissione sportiva: Bertoli, Di Carlo, Falla, Mellerio, Montorfano e Peli. Un apporto determinante è stato dato dai volontari della Protezione Civile Ana di Parma che hanno coordinato in maniera esemplare le comunicazioni radio, coadiuvando il comandante, gli uomini dell’Arma della locale stazione dei Carabinieri e la Polizia Municipale agli incroci stradali e lungo il percorso.

    La Croce Rossa di Bedonia con i suoi volontari e i suoi mezzi hanno garantito il supporto medico-sanitario per l’intero svolgimento della competizione. Prima al traguardo è stata la pattuglia A della Sezione di Bergamo composta dagli alpini Danilo Bosio, Flavio Ghidini e Pierluca Armati; staccata di pochi secondi la pattuglia A della Sezione di Belluno con Damiano Fontanive, Paolo Gamberoni e Cristian Sommariva; terzo posto per la pattuglia A della Sezione di Trento formata da Mirko Penasa, Carlo Clementi e Andrea Stanchina.

    Al termine della gara il pranzo preparato dagli alpini bedoniesi con l’aiuto di tanti volontari, ha rifocillato penne nere e atleti. Le premiazioni sono state celebrate nel primo pomeriggio. Oltre agli atleti delle prime tre squadre, saliti sul podio, è stato assegnato il trofeo “Erizzo” a Bergamo, prima nella classifica per Sezioni. Due i trofei speciali: il Gruppo alpini di Bedonia ha consegnato alla seconda Sezione classificata il trofeo “Achille Giovanazzin”, a ricordo di un alpino emerito, colonna portante del Gruppo, per anni componente del Consiglio direttivo e fautore della costruzione della baita.

    Il riconoscimento è stato consegnato dal figlio di Achille alla Sezione di Brescia. Alla Sezione di Trento, terza classificata, sempre su iniziativa del locale Gruppo alpini è stato conferito il trofeo “Stefano Vignali” in memoria di un giovane atleta del Gruppo di Bedonia “andato avanti” troppo presto. Ha consegnato il premio il cugino, componente del gruppo sportivo sezionale e frazionista nel corso del campionato.

    Significativo è stato il momento in cui i Capigruppo della Sezione di Parma hanno consegnato ai rappresentanti delle Sezioni e alle pattuglie vincitrici delle categorie, un pacco di prodotti tipici del parmense in segno di amicizia e fratellanza. L’ammainabandiera ha chiuso una splendida due giorni. Gli alpini hanno dimostrato che lo sport, nell’accezione più nobile del termine, esiste ancora. Se praticato con sacrificio, senza compensi in denaro e con sano agonismo, soddisfa chi vince e fa vincere anche chi gli arriva dietro. Roberto Cacialli Classifiche».