OMEGNA La sezione al traguardo degli 80 anni

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    Sabato 9 e domenica 10 ottobre si sono conclusi i festeggiamenti per l’80º anniversario di fondazione della sezione Cusio Omegna.
    Nel pomeriggio di sabato i soci si sono ritrovati presso il Salone Santa Marta , dove alla presenza dei consiglieri nazionali Adriano Rocci e Mauro Romagnoli è stata inaugurata una mostra fotografica sulla Grande Guerra, ed è stato presentato il libro Penne Nere del Cusio una storia lunga 80 anni (vedi l'articolo di seguito), frutto del lavoro di quattro soci. La sera, un folto pubblico riunito alla collegiata Sant’Ambrogio ha assistito all’esibizione del coro sezionale Stella Alpina , del coro Mottarone di Omegna e del gruppo corale tedesco Kasbach Ohlenberg .

    Una piovosa domenica ha accolto sulle rive del lago tanti alpini provenienti da Piemonte, Liguria e Lombardia. La fitta pioggia non ha impedito loro di sfilare per le vie della cittadina accompagnati dalle note della fanfara sezionale e della banda della Valle Strona.
    Alla presenza del presidente nazionale Corrado Perona, di numerosi sindaci del territorio, del gonfalone della città di Omegna, dei vessilli di numerose associazioni d’arma e delle sezioni di Asti, Domodossola, Intra, Luino, Novara Torino, il lungo corteo ha sostato presso il Monumento all’Alpino del Cusio dove dopo la deposizione di una corona in memoria dei soci andati avanti si è svolta la cerimonia di intitolazione della passeggiata a lago a Pietro Cattini , alpino benemerito. Già vice presidente sezionale, Cattini ricevette nel 1974, il primo premio Alpino dell’anno , per l’impegno profuso nel riportare a casa le spoglie mortali di alcuni commilitoni del battaglione Intra, caduti a Passo Mecan nel 1936, durante la Campagna dell’Africa Orientale.

    La sfilata è quindi proseguita sino al Forum dove, dopo la celebrazione della S. Messa, il presidente sezionale Augusto Cerutti ha consegnato all’alpino Antonio Lilla, capogruppo delle penne nere di Coiromonte, il premio Fedeltà all’ambiente , giunto alla sua terza edizione. Gli interventi del sindaco Alberto Buzio e del presidente nazionale Corrado Perona hanno concluso la manifestazione.


    Gli alpini del Cusio in un libro di memoria e di memorie

    Una sezione d’austera, rigorosa alpinità affacciata su un poetico angolo di lago cui fanno da sfondo il profilo del Massone ed i picchi dei Corni della Val Grande, ottant’anni di storia con la Penna da esplorare, quattro alpini di buona volontà spinti da un amore immenso per le proprie radici e per le proprie tradizioni. Penne Nere del Cusio , il volume di memoria e di memorie che la sezione ANA Cusio Omegna ha voluto dare alle stampe per il proprio ottantesimo di costituzione è nato dalla combinazione di questi elementi.

    Una sezione non grande, ma viva e propositiva (ha, tra il resto, offerto all’Associazione, in tempi recentissimi, un vicepresidente nazionale, Mauro Romagnoli), che vede la luce nel gennaio 1924 come gruppo Cusiano nell’ambito dell’allora Sezione Verbano dell’ANA e che, in anni d’inquieta crescita per il nostro sodalizio, riesce a coagularsi nei primi mesi del 1929 nella Sezione Alpini Cusio Omegna, il nome odierno.

    Sempre presenti nelle vicende belliche del nostro Paese, gli alpini di Omegna, del Lago d’Orta e della val Strona, generazione dopo generazione, si distinsero principalmente, ma non soltanto nei ranghi del 4º Alpini, Battaglione Intra e poi, in Africa Orientale con l’11º Alpini e la divisione Pusteria (combattimenti di Mai Ceu e di Passo Mecan), fino al sacrificio di massa nelle steppe del Don.

    Custodi di quella memoria, i superstiti, i reduci ed i giovani bocia appena congedati del rinato esercito italiano postbellico risposero, con disinteresse ed entusiasmo, al richiamo dell’ANA nei momenti difficili del Paese negli interventi di solidarietà promossi oltre confine: furono presenti nel Friuli dell’immediato dopo terremoto (li guidava, allora, il mitico Giacinto Oglina, capitano degli alpini sul Fronte Russo), ma anche a Rossosch, offrendo braccia e competenze ed umanità per l’asilo Sorriso (anche Igor Bettoni, uno degli autori, operò laggiù).

    Ed ancora militano, aiutando i vivi per o­norare i Morti, nelle strutture della Protezione Civile, il fiore all’occhiello dell’ANA di oggi. Si legge tutto d’un fiato, questo libro dalla bella copertina dovuta al pittore Gigi Sartirani. Perché è vivo, perché dentro vi fluisce limpida una parte della nostra storia che è anche storia, pulita, di tutti. Attraverso gli occhi di Igor Bettoni, di Augusto Cerutti (che oggi porta il basto di presidente sezionale), di Pietro Guidetti e di Dante Poletti, noi vediamo o, forse, impariamo a vedere l’importanza di quelle note di storia minore che hanno saldato per sempre gli Alpini alla loro terra, alla loro Italia. La memoria del sacrificio dei padri, l’entusiasmo di cinque generazioni di alpini cusiani rivive, grazie all’amorosa ricerca, nella narrazione che le penne devote ed operose dei figli hanno steso. (a.r.)