MONZA Un monumento, sogno realizzato

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    Vedano al Lambro è un piccolo paese vicino Monza. Anche da qui nelle giornate più terse volgendo lo sguardo verso nord si possono vedere, incastonate nell’azzurro del cielo, le montagne di Lombardia: tra tutte l’inconfondibile profilo dentellato del Resegone e anche qui a Vedano, nemmeno a dirlo, c’è un gruppo alpini. Sono 28, tutti giovani come il loro capogruppo Daniele Colombo che due anni e mezzo fa, insieme a un altro alpino, Alessandro Villa, ha realizzato un sogno: dare un gruppo alpini al suo paese. E così la forza di volontà e lo spirito alpino hanno vinto su tutte le difficoltà che si sono presentate: Daniele ha scovato nelle case di Vedano gli alpini non ancora iscritti e ha parlato loro con entusiasmo del suo desiderio e allora tutto è sembrato semplice.

    Il gruppo è stato costituito il 26 marzo 2006, gli alpini si sono dimostrati da subito disponibili a collaborare con l’amministrazione locale per la comunità e, come ricorda il bravo sindaco Patrizia Lecchi …li troviamo impegnati negli interventi di Protezione civile, nelle feste di beneficienza, davanti alle scuole per vigilare l’ingresso e l’uscita dei ragazzi: gli alpini hanno contribuito a rendere migliore questo piccolo centro della Brianza . Avevano tuttavia un altro sogno: un monumento ai Caduti, che mancava in paese, un monumento a memoria degli alpini andati avanti .

    Un grande masso sul quale poggia un’aquila pronta a spiccare il volo, accanto un sasso più piccolo con un Cappello poggiato sopra. L’inaugurazione è avvenuta domenica 12 ottobre: Daniele emozionato se ne sta in disparte, si guarda attorno e forse stenta a credere che tutto questo stia accadendo davvero. Quando è il suo turno sfila un foglietto dalla tasca, lo dispiega e legge, poche righe, poche parole: Abbiamo voluto questo monumento perché i vedanesi sappiano che ci siamo e siamo accanto a loro; lo abbiamo voluto perché quando non ci sarà più neppure un alpino sulla terra, questo masso resti e testimoni che gli alpini, uomini semplici e per bene, sapevano amare la loro Italia e onorare i loro Caduti .

    Chiude gli interventi il presidente della sezione di Monza Osvaldo Penati, che si congratula per quanto fatto fino ad ora e sottolinea l’importanza di un monumento: un regalo per tutti, un simbolo indelebile sul suolo della città. Poi la sfilata tra le vie del centro, la Santa Messa officiata dal parroco don Giuseppe Riva e accompagnata dal coro ANA di Desio. Si conclude così questa giornata, Daniele e i suoi alpini sono finalmente tranquilli: i colli delle camicie sbottonati, le cravatte sfilate, le maniche fatte su. Chiacchierano tra loro e parlano di un altro sogno, la sede: Un piccolo locale tutto nostro, perlinato in legno, dove poter parlare delle nostre cose . Eccoli qui questi alpini: uomini di buona volontà, instancabili sognatori, entusiasti del destino che ha piantato loro sulla testa uno strano Cappello che, a guardarlo, dice giovinezza per tutto il tempo della vita .

    Mariolina Cattaneo

    Pubblicato sul numero di novembre 2008 de L’Alpino.