Alpina e musulmana

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    Ho appreso che ad Aosta è stata arruolata una donna alpina, di origine extracomunitaria, che orgogliosamente professa la religione musulmana. La notizia ha suscitato nel mio animo alcuni interrogativi: 1º come potrà recitare la preghiera dell’Alpino dove si riconoscono le nostre origini cristiane?2º potrà garantire un efficace servizio durante il periodo del Ramadan?3º potrà trasmettere e ricevere lo spirito alpino che ci contraddistingue in tutto il mondo?

    Paolo Invernizzi Arborio (VC)

    La preghiera dell’Alpino recita: rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci la nostra millenaria civiltà cristiana . Chi provvederà a difenderla, forse la musulmana Nabila El Habachi da poco arruolata nelle Truppe alpine?

    Giulio Morandini Domodossola (VB)

    Le lettere sul caso’ Nabila cominciano ad accumularsi sul mio tavolo. Sono tutte improntate a viva preoccupazione. Comprensibile. Il problema, come spesso accade, si pone su due versanti: quello razionale e quello emotivo. Partiamo da quest’ultimo, perché più complesso: donne in tuta mimetica, per la quasi totalità di noi, con un cliché in testa di una naja fatta di campi estivi, invernali, sole, neve, fango, muli, obici, per non parlare dei racconti di reduci, fanno sensazione, tenerezza e creano sconcerto. Dobbiamo liberarci da tutto questo. Sono presenti in quasi tutti gli eserciti moderni e ci sanno fare. Com’è necessario chiarire cosa intendiamo per millenaria civiltà cristiana e quali sono le minacce che su di essa incombono. A parer mio queste ultime vanno principalmente ricercate nella nostra fede debole e nella crisi d’identità. Stiamo smarrendo lo spirito autentico del cristianesimo, che non è di diffidenza, paura o rifiuto del diverso. La civiltà dell’egoismo c’impedisce di vedere le contraddizioni di una realtà in rapida trasformazione e di accettarne le conseguenze. Predica finita! La ragione. L’alpina El Habachi è cittadina italiana e secondo la Costituzione non può essere discriminata per la razza, la religione, il sesso e quindi entra a pieno titolo nella famiglia alpina. Col giuramento di fedeltà alla Repubblica deve sottostare alle leggi dello stato italiano e agli ordini dei superiori. Che non si occupano della Preghiera dell’Alpino o del Ramadan. Non dimentichiamo inoltre che nelle cerimonie onoriamo tutti i nostri Caduti. Tra questi ce ne sono da almeno un secolo di ebrei, musulmani, e di altre fedi religiose. Si pensi a quanti erano al nostro fianco in Eritrea, Etiopia, ma non solo. Non raramente soldati eccezionali.