Mininaja = alpini?

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    Il ministro della Difesa ha istituito la “mininaja” e l’adesione al progetto ha superato le più rosee aspettative. I ragazzi che hanno partecipato possono iscriversi solamente in qualità di “amici degli alpini” in quanto il nostro Statuto prevede il minimo di due mesi di permanenza nel Corpo degli alpini per poter essere iscritti come soci ordinari. È giusto e corretto che vi sia questo paletto, però la limitazione era stata posta quando esisteva ancora la naja e non sussisteva il problema della riduzione delle Truppe alpine.

    Ora le cose sono cambiate se è vero che il generale comandante ha detto che questi ragazzi il cappello se lo sono guadagnato sul campo e hanno diritto di portarlo. Come possiamo spiegare loro che non è vero ciò che è stato loro detto?

    Emilio De Vido – San Vito di Cadore

    Sì, è un po’ difficile spiegare ai ragazzi della mininaja che possono portare il cappello alpino, ma non iscriversi come soci dell’ANA. Il comandante ha detto il vero quando ha consegnato il cappello: se lo sono guadagnato. Come rappresentante dello Stato ne ha facoltà. La nostra Associazione, per contro, ha le sue regole e solo l’assemblea dei delegati può modificarle, non certo il ministro. Questo i ragazzi l’hanno capito e non hanno mai fatto obiezioni. Il problema diventa più complicato quando dall’esperienza della naja, come l’abbiamo vissuta, si passa all’esperienza associativa come la vivono gli amici degli alpini. È lì che tutto si gioca e non siamo ancora riusciti a far ‘convergere le parallele’.

    Pubblicato sul numero di maggio 2011 de L’Alpino.