Sfogliando i nostri giornali

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    La nostra stampa.

    Monza e Brianza alpina – Sez. Monza: SVENTOLA IL TRICOLORE

    “Cantare l’Inno di Mameli è tornato di moda, anche nei convegni di quei partiti che consideravano tale gesto un cedimento a un sentimento nazionalistico; il tricolore sventola sugli edifici pubblici (ma non con la frequenza che ad esempio hanno i nostri vicini svizzeri). Ma la sensazione è che tanto trasporto sia stato dettato nell’animo di una parte della nostra classe dirigente più come una reazione al rischio di separatismo, di localismo che si è andata affermando negli ultimi dieci, quindici anni, che per reale convinzione. Per noi alpini è diverso, noi non siamo mai passati di moda, non siamo mai stati identificati con una sola parte del Paese. La gente ci applaude con lo stesso calore a Catania come a Bergamo e sono convinto che a Bolzano, nel 2012, avremo una accoglienza coi fiocchi”.

    Lo scarpone orobico – Sez. Bergamo: IN POLONIA PER AIUTARE LE ORSOLINE

    “La solidarietà alpina non ha confini e questa volta due squadre di penne nere si sono recate in Polonia, per prestare la propria opera a favore del Centro promozione della donna. Si è trattato di lavori di completamento della casa di accoglienza per donne emarginate che le suore orsoline di via Masone hanno costruito a Legionowo, a circa 30 km da Varsavia. L’intervento ha riguardato la realizzazione di sottofondo dei pavimenti, la posa di tubazioni per impianti elettrici e l’esecuzione di intonaci. Due le squadre che si sono alternate per quindici giorni ciascuna…”.

    Alpi Marittime – Sez. Imperia: LA CONSEGNA DELLA PIASTRINA

    “Nella sala del Consiglio del Comune di Sanremo, si è svolta una commovente cerimonia per la consegna della piastrina di riconoscimento ai familiari del caduto Ugo Cagliari. Ha portato il saluto dell’amministrazione comunale la dottoressa Claudia Lolli, in rappresentanza del sindaco, Maurizio Zoccarato, assente da Sanremo per altri impegni. Fra le autorità presenti alla cerimonia figuravano anche S.E. Alberto Maria Careggio, vescovo della diocesi di Ventimiglia, l’assessore Giuseppe Paolo Lezzi, in rappresentanza della Provincia e il consigliere comunale Paolo Pippione. La sala era gremita di pubblico, in special modo di alpini in congedo, gli alunni di due scuole e il coro Monte Saccarello, che si è esibito in alcuni canti di montagna…”.

    L’ottantunesima penna – Sez. Acqui Terme: CORO ACQUA CIARA

    “Il coro continua a provare. Tutti i mercoledì dalle 21 alle 22,30 ci si esercita e si prova. Ma abbiamo un’indubbia difficoltà: siamo pochi… abbiamo bisogno almeno di 6/7 coristi per eseguire al meglio quei canti che stiamo studiando. Tu che leggi, non pensi di poter partecipare, venire in sede un mercoledì sera, fare col maestro una piccola prova, per poi inserirti nel coro? Non bisogna essere Pavarotti. Anzi! Basta essere normalmente intonati per fondere la propria voce con le altre, dando robustezza al complesso…”.

    L’Alpino in Europa – Sez. europee: ALPINI ALL’ESTERO

    “Di Vitaliano Peduzzi (direttore de L’Alpino dal 1979 al 1980 e dal 1993 al 1995) oltre al ricordo e all’esempio di un grande alpino, ci rimangono le lucide analisi riguardanti la situazione delle sezioni all’estero. Nei suoi scritti, finalizzati a garantire la continuità delle Sezioni formate dagli alpini della seconda naja, esortava gli stessi a esaminare la pratica e l’importanza del gemellaggio con le Sezioni ed i Gruppi in Italia. Peduzzi, dopo aver analizzato l’aumento delle difficoltà che le Sezioni all’estero devono quotidianamente affrontare (il mancato ricambio generazionale e la cessata emigrazione), considerava fondamentale per gli alpini della doppia naja il gemellaggio con le Sezioni e i Gruppi in Italia. La redazione, ripresentando questa validissima proposta, intende sostenere la diffusione dei gemellaggi. Questa soluzione dovrebbe assicurare la continuità in termini di incontri e scambi, consolidare date e cerimonie portatrici di ideali ed eventi, favorire il mantenimento delle opere create e rinvigorire il credo dei nostri alpini all’estero”.

    Numero Unico, gr. Firenze – Sez. Firenze: FIRENZE E L’ANA

    “…Persone come gli alpini sono lì a ricordarci che la nostra storia, il nostro passato, sono preziosi tanto quanto il nostro futuro, e valori come la libertà e la democrazia non sono doni casuali, ma traguardi faticosamente raggiunti e da difendere continuamente. Per questo mi auguro che questo legame tra Firenze e l’ANA non venga mai meno e anzi ci siano nuove occasioni di collaborazione e vicinanza”.

    (Matteo Renzi, sindaco di Firenze)

    La voce dell’alpino calolziese, gr. Calolziocorte – Sez. Lecco: COSA VORREI DAL 2011

    “Cosa vorrei dal 2011? Vorrei un generalizzato aumento dell’educazione e della gentilezza nei rapporti tra le persone. Non so che cosa ne pensiate voi, ma a me sembra che negli ultimi tempi facciamo fatica ad ascoltare e a capire le ragioni degli altri, arroccati in noi stessi e innamorati delle nostre convinzioni (che magari non sono nemmeno così tanto ponderate) e ci sembra più facile indossare l’abito dell’intransigenza piuttosto che quello della comprensione…”.