Lo Stato e il volontario bistrattato

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    Il gruppo alpini di Mantova, sempre impegnato in iniziative di solidarietà e Protezione civile, sentiva l’importanza di possedere una sede, in un contesto socio-territoriale ben diverso da quello delle regioni a vocazione alpina. Dopo varie richieste ci furono concessi dal Ministero due locali presso l’attuale Circolo unificato di Presidio dell’Esercito di Mantova, due locali da ristrutturare. L’agenzia del Demanio di Milano ci aveva informato – seppur a titolo provvisorio – che il canone di concessione – era stato calcolato in euro 530 annui.

    Dopo assicurazioni verbali che quel canone poteva rimanere definitivo, iniziammo la ristrutturazione e i locali hanno assunto un aspetto consono al prestigio del Palazzo. Il 10 dicembre 2009, l’Agenzia ci ha comunicato che, nei limiti della legge vigente, il canone era individuato in euro 2.398 annui, cifra che ci imporrà l’abbandono dei locali concessi. È con noi, impegnati nel sociale e nel volontariato, che lo Stato intende far cassa?

    Massimo Battisti

    Voi avete mille motivi di sentirvi bistrattati, ma purtroppo lo Stato, in virtù di norme che lasciano pochi margini alla discrezionalità dei funzionari, avrà sempre ragione. Quindi il problema è politico. L’ANA sta sborsando, senza sconti che ad altri sono concessi, poco meno di un milione di euro per la spedizione de “L’Alpino”, nonostante il Libro Verde contabilizzi decine e decine di milioni di euro di attività in favore della comunità e talvolta perfino in supplenza di Enti Pubblici, Stato compreso. È una tristezza, soprattutto vedendo come spesso vengono spesi i soldi dei cittadini.

    Pubblicato sul numero di maggio 2011 de L’Alpino.