Lione: commemorati i soldati italiani Caduti in Francia nella Grande Guerra

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    Vinceranno la battaglia della memoria? Sembra di sì, infatti anche per quest’anno i combattenti e reduci di Lione sono riusciti a far rispettare le commemorazioni, a 90 anni dell’armistizio del 4 novembre per gli italiani, e dell’11 novembre per i francesi; le bandiere italiane presenti erano più del solito, grazie al lavoro degli alpini all’interno del gruppo ANCR di Lione, diretto dal presidente Adelmo Pischiutta, classe 1916.

    Nei cimiteri lionesi della Guillotière, e della Doua, di fronte alle croci italiane, erano numerose le autorità civili, militari, religiose, sia francesi che italiane, circondate da un folto pubblico di connazionali coscienti del dovere di memoria e del rispetto.

    Le cerimonie si sono svolte, al mattino, al riquadro della Guillotière, seguite da una S. Messa alla missione cattolica italiana in Lione Villeurbanne, celebrata da padre Emilio Lorenzato. Alla fine della celebrazione, il console d’Italia a Lione, Daniela Maria Venerandi, ha invitato i presenti a riunirsi per un rinfresco conviviale, consolidando il gruppo nello spirito fraterno e nel rispetto per i soldati italiani caduti in Francia durante la guerra 1914/1918.

    Ci sono in Francia oltre 4.000 sepolture di questa guerra, ma i morti sono stati molto più numerosi. Basti pensare che a Bligny, in pochi giorni, ci furono oltre 4000 caduti e più di 4000 feriti. Nel pomeriggio la delegazione italiana con le bandiere, si è recata all’imponente cimitero della Doua per le cerimonie congiunte con le delegazioni inglesi e polacche.

    Nel discorso pronunciato al riquadro della Guillotière, il presidente ANCR Adelmo Pischiutta ha ricordato la figura dell’alpino Lazzaro Ponticelli, deceduto a 110 anni e sepolto con i massimi onori in terra francese. Figura emblematica dei tanti soldati italiani Caduti, e in particolare degli alpini, dei quali va onorata la memoria.

    Danilo Vezzio

    Pubblicato sul numero di gennaio 2009 de L’Alpino.