Le ultime prove generali della Taurinense

    0
    50

    L’Afghanistan è ormai alle porte per la Taurinense. La brigata, comandata dal gen. Dario Ranieri, ha messo a punto l’addestramento dei suoi reparti in vista della missione che inizierà ai primi di settembre. Darà il cambio ai bersaglieri della brigata Garibaldi e si attesterà sul territorio della Regione Ovest, che è grande come l’intera pianura Padana, affidato alla responsabilità del comando italiano.

    Ci saranno tutti e cinque i reggimenti: il 2° di Cuneo, il 3° di Pinerolo, il 9° de L’Aquila, il 1° artiglieria di Fossano, il 32° genio alpino di Torino, città nella quale ci sarà la cerimonia di saluto. Ma prima ancora, un piccolo contingente sarà già in Afghanistan per organizzare la procedura del cambio in attesa dell’arrivo del resto della brigata.

    Le ultime fasi della preparazione di amalgama fra le diverse unità sono avvenute a Monte Romano, dove il 9° reggimento alpini de L’Aquila appoggiato da elicotteri del 1° reggimento ‘Antares’ dell’Aviazione dell’Esercito di stanza a Viterbo, ha svolto una esercitazione a fuoco, e al Col Maurin, in Piemonte, dove sono stati impegnati tutti e cinque i reggimenti.

    Una prova generale di cooperazione con le diverse forze è stata infine condotta dal comando brigata a Bracciano, per simulare la reazione agli attacchi, verificare i collegamenti all’interno della brigata e interforze. Insomma, non è stato lasciato niente al caso. Del resto i nostri alpini sono ormai veterani di queste missioni, anche se sono consapevoli che l’imprevisto sarà sempre in agguato. E si preparano ad affrontarlo.

    La loro professionalità è fuori discussione. In più hanno quello che li distingue dai militari delle altre nazioni che concorrono all’ISAF: sono alpini, ed il loro modello operativo è considerato vincente e preso ad esempio da tutti gli altri.