Le ronde alpine

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    Sento parlare tutti i giorni alla televisione del problema sicurezza e delle ronde. Suggerirei di far fare le ronde ai nostri alpini in congedo con il cappello e agli amici degli alpini con il berretto col distintivo ANA. Gli alpini sono apolitici e ben visti.

    Pietro da Genova

    Ti ringrazio per l’apprezzamento nei confronti degli alpini, ma il problema che poni non credo possa essere risolto con le ronde alpine. È come se si volesse curare un tumore con l’aspirina. La sicurezza, o meglio l’insicurezza che proviamo persino in casa nostra, è un fenomeno complesso legato alla crescente ricchezza del nostro paese e all’indebolimento del potere dello Stato, che non è in grado di assolvere adeguatamente i suoi compiti. La classe politica, aggrappata al potere in modo sciagurato e spendacciona, investe troppo spesso le risorse pubbliche con finalità partitiche (caccia al voto) e perfino personali e trascura gli interessi primari dei cittadini: sicurezza, sanità, scuola. Magari bastassero le ronde alpine a debellare mafia, camorra, malavita e via dicendo. Solo adoperandoci a recuperare fiducia nello Stato c’è speranza di uscire da un tunnel di cui, al momento, non si vede la fine.