La Russa: Alpini abruzzesi orgoglio dell’Italia

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    Il 20 novembre la cittadinanza di L’Aquila ha reso onore al 9º reggimento alpini, al rientro da Kabul, con una cerimonia svoltasi nella centrale piazza Duomo. A dar lustro all’evento erano presenti il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il comandante delle Forze Operative Terrestri gen. Armando Novelli, il comandante delle Truppe alpine gen. Bruno Petti, il senatore Franco Marini (alpino), già presidente del Senato e il sindaco della città abruzzese Massimo Cialente. L’ANA era rappresentata al vertice, con il Labaro scortato dal presidente nazionale Corrado Perona.

    Gli alpini aquilani erano partiti da L’Aquila a metà maggio per prendere parte alla missione della Nato Isaf (International Security Assistance Force) in Afghanistan, costituendo il diciottesimo contingente nazionale che ha operato nella capitale Kabul. Tre i compiti essenziali: contribuire a creare le condizioni di sicurezza e stabilità nella propria area d’operazioni; cooperare e assistere il governo locale; avviare e portare a termine progetti di ricostruzione nell’area di Kabul.

    I numeri parlano chiaro: 1.200 pattuglie di presenza e sorveglianza sul territorio, 120.000 chilometri percorsi dai veicoli italiani, 4 cliniche inaugurate nel periodo in cui il reggimento ha operato, varie opere di miglioria in importanti sedi governative cittadine, distribuzione di aiuti umanitari consistenti in cibo, capi d’abbigliamento, legna da ardere per migliaia di famiglie afgane, 800 uomini, donne e bambini curati dai medici militari, 3000 capi di bestiame trattati dai veterinari italiani per incrementare la produzione di latte e carne da macello.

    Prima dell’inizio della parata in piazza Duomo, le autorità hanno intitolato il parco antistante la caserma Rossi , sede del 9º Alpini, al maresciallo capo Luca Polsinelli, caduto due anni fa nella valle di Musahy, trenta chilometri a sud di Kabul, in un attentato terroristico.

    Al centro del parco è stato posto un monumento a ricordo di Polsinelli, la cui lapide commemorativa è stata scoperta dal ministro La Russa e dalla signora Teresa Polsinelli, madre del maresciallo caduto nell’adempimento del dovere.

     

    ten. Giuseppe Genovesi

     

    Pubblicato sul numero di gennaio 2009 de L’Alpino.