L'anno che va, l'anno che viene

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    Cari Alpini, si chiude un anno importante, che abbiamo dedicato alla memoria, alla celebrazione della ricorrenza del 90º della fine della Grande Guerra e se ne apre un altro: il 90º della fondazione della nostra amata Associazione. Due momenti altrettanto significativi. Il primo anniversario è stato celebrato sui luoghisimbolo della storia costruita dai nostri Padri, il ricordo e il rispetto per i quali non verranno mai meno.

    Questi sentimenti sono alla base di tutto quanto abbiamo fatto in questi anni. Abbiamo percorso i sentieri della memoria, recuperato come riconoscenza e come monito alla pace i luoghi in cui si sono sacrificati tanti giovani di opposte trincee. Abbiamo concluso le nostre celebrazioni a Trento, sul mausoleo di Cesare Battisti, ma non abbiamo trascurato le altre città simbolo e tutti gli altri Caduti: contemporaneamente, in migliaia di paesi, e non solo in Italia, dovunque ci sia un monumento, una lapide a ricordo di chi dalle due grandi guerre non è tornato, abbiamo acceso una lampada, portato un fiore. Il rispetto e il ricordo è andato a quanti si sono sacrificati per l’onore della propria Bandiera.

    Né ci siamo dimenticati di chi è caduto sessant’anni dopo il secondo conflitto, pagando con la vita l’impegno di difendere la pace e di portare aiuto a popolazioni che cercano una vita normale. Ci è stato di conforto, in questi nostri pellegrinaggi, avere con noi tanta gente, che ha percorso i sentieri, è salita sulle montagne, così pure gli alpini in armi, eredi di eroici battaglioni e gruppi. Convinti di aver fatto finora il nostro dovere, dedichiamo il 2009 alla festa del nostro 90º anniversario. Il 2009 sarà l’anno dello spirito alpino: ci spostiamo da un momento all’altro, ma rimaniamo sempre nell’ambito della nostra coscienza associativa, del nostro modo di vivere e lo facciamo con programmi concreti.

    Gli obiettivi non mancano di certo. Basta guardarsi attorno a vedere in quali campi siamo attualmente impegnati e quali avvenimenti matureranno nel 2009. Per quanto riguarda le iniziative, potremmo valutare con il CDN se è il caso di lasciare un segno tangibile delle celebrazioni del 90º, da consegnare alla storia della nostra Associazione. Quando si parla di progetti non possiamo non considerare le nostre sedi: il Contrin e il soggiorno di Costalovara, che possono ospitare non solo riunioni o convegni ma anche tenendo conto del rapido cambiamento della società e del modo di rapportarci con la complessa realtà quotidiana corsi di preparazione, di formazione delle figure più direttamente impegnate in ambito associativo.

    Questo perché è sempre forte la suggestione di protagonismi e di derive che possono minare la disciplina associativa, che non è una fantasia ma l’essenza stessa del nostro essere Associazione. Sono elementi negativi che non devono trovare spazio da noi. C’è tanto da fare in questo 2009, che dev’essere l’anno dell’impegno ma anche della gioia. La fiaccola che ha illuminato la strada del nostro passato, la sera del 3 novembre, ci guiderà anche nel futuro.

    Nel frattempo mi è caro formulare per le festività ormai prossime gli auguri di tutto cuore a voi e alle vostre famiglie. E un pensiero riconoscente ai nostri reduci, ai nostri alpini delle sezioni e dei gruppi all’estero, ai nostri alpini in armi e ai loro Comandanti, soprattutto a quanti si trovano in territori difficili e con il loro lavoro tengono alto il prestigio della nostra Bandiera. Penso anche a quanti vivono situazioni di difficoltà, d’ogni tipo. Il vostro presidente è con voi.

    Corrado Perona