L'Alto Adige e l'Europa

    0
    21

    Con riferimento alla lettera dell’alpino Pier Alberto Possati di Verona e più precisamente alla frase Nei paesi dell’Alto Adige, quando non ci saranno più le Truppe Alpine o sarà minima la loro presenza, verrà meno anche la presenza della popolazione di lingua italiana e la tua risposta quello che si può toccare con mano è la sistematica riaffermazione e appropriazione dell’identità tirolese a scapito di quella della Repubblica Italiana nonostante abbia avuto privilegi sotto il profilo economico e dell’autonomia , sono a ricordare a entrambi che l’Alto Adige come il Trentino furono conquistati con quella grande guerra di cui si celebra il 90º anniversario. Diversamente dalla Lombardia e dal Veneto del 1866, se dopo il 4 novembre del 1918 fosse stata proposta alle due popolazioni l’opzione di scelta fra Austria e Italia, sicuramente a prevalere sarebbe stata quella di restare sotto l’Austria non solo da parte degli altoatesini di lingua tedesca e anche italiana, ma anche da parte di triestini e friulani.

    Teddi Stafuzza Mestre (Venezia)

    Mi pare che tratti, anzi, lasciamelo passare, bistratti la storia con troppa disinvoltura. Non fu l’Italia ma l’Austria a scatenare la Grande Guerra e non per concedere l’autodeterminazione ai popoli che governava. Riscriverla con i se è un esercizio sterile. Questo vale in Italia e nel resto del mondo. Proviamo a guardare avanti invece e a sentirci un po’ più europei. Tutti. Altrimenti rischiamo di tornare ai campanili del Medioevo.

    Pubblicato sul numero di febbraio 2009 de L’Alpino.