Il generale di divisione Alberto Primicerj nuovo comandante delle Truppe alpine

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    Il generale di divisione Alberto Primicerj è dal 27 febbraio scorso il nuovo comandante delle Truppe alpine. È subentrato al generale di C.A. Bruno Petti nel corso di una cerimonia svolta alla caserma Ottone Huber di Bolzano, presente il comandante delle Forze operative terrestri gen. C.A. Armando Novelli e il nostro Labaro scortato dal presidente nazionale Corrado Perona con numerosi consiglieri nazionali.

    Fra le massime autorità civili, il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli con il Gonfalone della città. Nell’ampia piazza d’armi della caserma era schierato un reggimento di formazione con la bandiera di guerra del 6º Alpini, in rappresentanza di tutti i reparti. Di alto profilo morale il discorso pronunciato dal generale Petti, che in concomitanza con la cessione del comando concludeva anche la sua carriera militare, durata 42 anni, 38 dei quali con il cappello alpino ben calcato in testa , definita una bellissima avventura .

    Ha parlato dei tredici mesi al comando delle truppe alpine, vissuti il più possibile sul campo, a contatto con gli alpini, i migliori soldati del mondo dei quali è profondamente fiero. Ha ricordato i reparti che, tra rischi e disagi ogni giorno frequenti, sono in missione in terre difficili e tormentate. Come l’8º e una parte del 7º, che si trovano in Afghanistan, a Herat, dove la responsabilità regionale è a comando italiano del gen. Serra, comandante della Julia e il 3º Alpini che si trova a Kabul nella brigata a comando francese e gli altri reparti impiegati nell’addestramento dell’esercito afgano.

    Il generale cedente ha rivolto un ringraziamente giornate di amor di Patria e di senso di appartenenza nella grande adunata di Bassano del Grappa. È proprio vero che gli alpini in congedo sono una grande risorsa del Paese: averli vicini ci ha fatto bene e dato ulteriore sicurezza . Ha avuto parole di grande apprezzamento per il gen. Primicerj, riconoscendo in lui le grandi qualità del padre colonnello uno dei più grandi maestri della mia carriera .

    E prima di uscire di scena ha voluto ricordare di aver servito la Patria in quattro continenti, parlato con migliaia di uomini e donne, scambiato umanità, rispetto e, spesso, amicizia. Ha ricordato altri suoi maestri, senza distinzione di grado, dai tempi dell’accademia ai nostri giorni e ringraziato gli alpini delle tante unità alpine e non alpine: è stato davvero bello e ragione di immenso orgoglio essere stato il vostro comandante .

    Ha rivolto l’ultimo pensiero agli alpini che aveva di fronte, invitandoli ad amare la professione bella e nobile che avete scelto , e poi la Bandiera e tutto ciò che rappresenta in termini di valori e sacrificio e che resterà dentro di me anche dopo che avrò riposto l’uniforme . E rivolto al gen. Primicerj ha concluso: A te il comando, caro Alberto, fatti onore; Viva gli Alpini, viva l’Esercito, viva l’Italia .

    Il neo comandante, da poco rientrato da Kabul, ha presentato il suo programma, nato anche dalle esperienze maturate in Italia e all’estero, imperniato su tre punti: l’addestramento attento, meticoloso ed aggiornato , la costante pratica della montagna palestra di vita di un soldato, e infine l’integrazione degli alpini nelle realtà locali con l’adeguamento delle caserme alle nuove esigenze e la costruzione di alloggi per il personale.

    Il saluto a Petti e gli auguri a Primicerj sono stati espressi infine dal generale Novelli che ha ricordato la diuturna opera al servizio del Paese e della sicurezza internazionale di tutti i soldati delle Forze operative terrestri al suo comando.

    Biografia del generale Alberto Primicerj

    Il generale di Divisione Alberto Primicerj è nato a Pontebba (Udine) il 2 settembre 1953. Dopo la frequenza del 154º Corso dell’Accademia Militare di Modena e della Scuola di Applicazione d’Arma di Torino, ha svolto l’attività di comando nei gradi di tenente e capitano presso il Battaglione Alpini Tolmezzo , nelle sedi di Forni Avoltri, di Venzone e nella compagnia controcarri Julia , a Cavazzo Carnico.

    Dopo aver frequentato la Scuola di Guerra dell’Esercito di Civitavecchia 111º Corso di Stato Maggiore nel 1986 87 , il 111º Corso Superiore di Stato Maggiore nel 1989 90 e il 33º Corso Superiore di Stato Maggiore dell’Esercito tedesco ad Amburgo (Germania), dal 1990 al 1992, ha comandato dal 1992 il Battaglione Alpini Trento , a Brunico, in Alto Adige. Dal 1993 al 1996 ha ricoperto la carica di Capo Sezione presso l’Ufficio del Capo di Stato Maggiore della Difesa, a Roma e, successivamente, sino al 1997 ha comandato il 6º Reggimento Alpini con sede in San Candido. Nel 1997 è stato richiamato a Roma con l’incarico di Capo Ufficio del Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa.

    Due anni dopo è stato nominato Addetto per l’Esercito presso l’Ambasciata d’Italia in Germania, nella sede di Bonn, con accreditamenti secondari in Olanda e Danimarca. Dal 29 novembre 2002 al 23 settembre 2005 ha ricoperto l’incarico di comandante della Brigata Alpina Julia . Dal 12 novembre 2003 al 18 maggio 2004 ha partecipato alla missione NATO KFOR Joint Guardian , in Kosovo, in qualità di comandante della Brigata Multinazionale South west. Rientrato al comando di stanza a Bolzano, il 30 settembre 2005 ha assunto l’incarico di comandante della Divisione Alpina Tridentina , e, l’anno successivo, anche quello di vice comandante delle Truppe alpine.

    Il 2007 è stato quello dell’esperienza in Afghanistan, dove nell’ambito dell’Operazione ISAF ha assunto l’incarico di Deputy Chief of staff Stability , con sede a Kabul. Rientrato dall’Afghanistan il 21 dicembre 2008, ha nuovamente assunto i due precedenti incarichi fino al 27 febbraio di quest’anno, quando è divenuto il comandante delle Truppe alpine. Laureato in Scienze Strategiche, il generale Primicerj è coniugato, conosce l’inglese ed il tedesco.

    È insignito delle seguenti onorificenze e decorazioni: Croce d’Argento Anzianità di Servizio; Medaglia di Bronzo di lungo Comando; Medaglia NATO per Operazione nei Balcani; Ufficiale all’Ordine del merito della Repubblica Italiana; Croce Commemorativa Vespri Siciliani ; Decorazione Bulgara Order for Faithfol Service under the Flags 1st. class ; Medaglia d’Oro delle Forze Armate Slovene; Croce d’Oro della Repubblica Federale di Germania; Medaglia Mauriziana al Merito di 10 lustri di Servizio; Decorazione Spagnola Distintivo de Operagones de Mantenimiento de Paz .