Il futuro dell’Ana

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    Caro direttore, ho frequentato la prestigiosa Scuola Militare Alpina di Aosta nel lontano 1965. Il corso Auc per me è stato durissimo, impegnativo, pesante, avevo il fisico ma non l’allenamento e l’ho fatto perché mi affascinava il cappello alpino. Poi congedato non ho più voluto sapere degli alpini, ma come diceva una lettera su L’Alpino uno è alpino per sempre, e così tanti anni dopo, nel 2006, mi sono iscritto nel Gruppo di Arese, Sezione di Milano diventando poi anche Capogruppo e Consigliere di Sezione. Parlando una sera a cena, con un nostro socio appassionato di reperti storici di guerra, io e un altro frequentatore della Sma (allora si chiamava così) ci si lamentava del duro addestramento che avevamo dovuto subire. E lui ci disse: “È stato il giusto addestramento per comandare gli alpini”. E aveva ragione! E così nel Gruppo ho trovato la stessa atmosfera di allora, lo stesso spirito di Corpo, gli stessi valori perché abbiamo più o meno tutti la stessa età. L’età media dei Gruppi della Sezione è vicina ai 75 anni. Certo qualcuno sui 45 c’è ma pochissimi. Ora ogni tanto sento qualcuno che grida il ripristino della leva. Perché in caso contrario l’Ana finisce. E purtroppo finirà. La leva non potrà più essere ripristinata, mai più, perché è un concetto obsoleto, anacronistico, superato. Tornando alla nostra Associazione, è stata e lo sarà ancora per qualche tempo un’Associazione unica, fantastica, affascinante dove lo spirito di Corpo è sempre presente. Dove il senso di aiutare chi è in difficoltà nasce durante le dure fatiche delle marce in montagna, della fatica fisica. Tutte cose che gli eserciti moderni non hanno o hanno in modo diverso, completamente diverso.

    Franco Ferreri, consigliere Sezione di Milano

    Grazie caro Franco del tuo scritto che ho dovuto… amputare per ovvie ragioni di spazio. Hai una lucida ragione quando sottolinei che gli scenari e la cultura sono cambiati. Però non ti seguo del tutto quando dici che la leva è un concetto obsoleto, anacronistico, superato. Mi verrebbe da dire che questo dipende molto dagli avvenimenti storici. La Francia l’ha reintrodotta l’altro anno. Così la Svezia nel 2017, dopo 7 anni da quando l’aveva abolita. Ricordo che la leva è ancora obbligatoria in Austria, Polonia, Cipro, Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Norvegia, Lituania, Svizzera. In molti di questi Paesi è previsto il servizio civile obbligatorio, in alternativa a quello militare. Andiamo a discutere su cosa vorremmo fare per il futuro, ma dire che ogni individuo, uomo o donna che sia, dovrebbe dare un po’ del proprio tempo per il bene comune, non mi sembra né anacronistico né superato. Ed è da lì che dobbiamo ripartire se vogliamo dare continuità non all’Ana, ma allo spirito che la anima.