Denigratori dell'Unità d'Italia

    0
    44

    Pur essendo d’accordo sull’Unità dell’Italia, devo precisare che la prima Medaglia d’Oro in assoluto, il carabiniere Giovanbattista Scapaccino, fu ucciso dai mazziniani, come i padri Domenicani uccisi a Roma nel 1848/’49 o i circa 27 morti innocenti causati dalla bomba messa da Monti e Tognetti a Roma nel 1867 (condannati a morte l’anno dopo) mentre Garibaldi si avvicinava a Mentana dove fu sconfitto dalle truppe papaline e francesi. Fino a che non si avrà il coraggio di dire la verità storica ci saranno sempre dei denigratori dell’Unità.

    Dino Zuccherini – Padova

    Sono sconfortato. Non c’è rimedio: noi italiani siamo condannati a dividerci su tutto. Sempre. Ognuno si schiera nell’area dei suoi innamoramenti e tiene con diligenza una riserva di episodi per sentirsi storicamente dalla parte della verità. Il contesto generale e quello storico diventano quindi dettagli. Non sono uno specialista, ma la storia mi appassiona. Tutti i grandi personaggi e i grandi avvenimenti presentano chiavi di lettura diverse. Nel paese che ha tenuto a balia la democrazia, intesa – sia chiaro – come sovranità del popolo, l’Inghilterra, è oggetto di grande considerazione un combattente che ha speso una vita per affermare la supremazia del parlamento: Cromwell. Eppure fece processare e giustiziare il re Carlo I e represse con ferocia i tentativi dei realisti in Scozia e in Irlanda. La Rivoluzione Francese, che ha posto le fondamenta di tutti gli stati d’Europa, mantenne attiva la ghigliottina per almeno un lustro: vogliamo fare il censimento delle malefatte e tornare alla monarchia assoluta? Le lancette della storia girano inesorabilmente per un solo verso. E l’Italia comincia a diventare piccola, come sta diventando piccola anche l’Europa.

    Pubblicato sul numero di maggio 2011 de L’Alpino.