Delegazione arabo-europea a Monterosso per visitare i cantieri della P.C. ANA

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    Ancora una volta il Dipartimento di Protezione Civile ha dimostrato l’elevata affidabilità che ripone nella nostra Associazione. Il 23 e 24 Aprile si è tenuto a Roma, presso la Sede del Dipartimento, uno scambio di idee tra esperti sul volontariato di Protezione Civile e i partner del Programma EUROMED – PPRD South (Programme for the Prevention Preparedness and Response to Natural and Man-Made Disasters) promosso dalla Commissione Europea. All’incontro erano presenti i responsabili delle strutture di Protezione Civile di Germania, Slovenia e Svezia. In rappresentanza dei Paesi della sponda meridionale del Mediterraneo hanno partecipato i rappresentanti di Giordania, Tunisia, Marocco e Palestina.

    Nelle giornate romane sono stati illustrati e confrontati i diversi sistemi di Protezione Civile, con particolare riguardo al ruolo ed all’intervento delle diverse tipologie di volontariato di Protezione Civile. Ritenendo interessante proporre alle delegazioni dei Paesi non europei anche un’esperienza a diretto contatto con il territorio, a conclusione del momento formativo di Roma il Dipartimento ha previsto una visita a Monterosso, in Liguria, per prendere visione dell’intervento post emergenza organizzato dalla nostra Associazione a seguito dei disastrosi eventi alluvionali dell’autunno scorso.

    Le delegazioni, accompagnate dai funzionari del Servizio Volontariato e del Servizio Relazioni Internazionali del Dipartimento, e con la presenza di interpreti (traducevano in arabo), sono giunti nella serata del 24 aprile a Monterosso per compiere poi la visita sui luoghi della nostra esercitazione la mattina del giorno successivo.

    Prima di assistere agli interventi di recupero ambientale a cura dei volontari ANA, si è pensato di introdurre le attività con alcune brevi presentazioni: sull’Associazione Nazionale Alpini, la colonna mobile dell’ANA, la conoscenza dell’intervento posto in atto a Monterosso ed in Comuni limitrofi nel post-emergenza, che ha messo in evidenza il ripristino di muri a secco, consolidamento e regolarizzazione del suolo calpestabile, la ricostruzione e messa in sicurezza dei gradini ammalorati, la pulizia da rovi e piante infestanti, la posa in opera di parapetti/barriere in legno per la sicurezza nelle zone esposte per pericolo di cadute lungo i pendii sul sentiero n. 51 che collega con l’entroterra e l’esecuzione di ponti di legno per l’attraversamento di rii.

    Seppur con i tempi ridotti le domande che ci sono state rivolte sono state diverse, ma ciò che più ha destato la meraviglia delle delegazioni è stata il numero dei nostri volontari (14.000) e la completa gratuità delle attività svolte. Nei loro paesi la risposta alle emergenze è supportata esclusivamente dalle varie componenti dell’esercito. La giornata si è conclusa con un saluto da parte dell’allora vice presidente nazionale Luigi Bertino e del presidente della Commissione Nazionale Protezione Civile Corrado Bassi a tutti i volontari che operavano sul territorio ligure in questo 4° e ultimo turno di attività.

    Giuseppe Bonaldi