Corsa in montagna: la vittoria al bergamasco Danilo Bosio

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    La sezione ANA di Vittorio Veneto ha organizzato il 37º campionato A.N.A. di corsa in montagna individuale, da inserire così nel nutrito programma delle manifestazioni indette per celebrare solennemente il 90º anniversario della fine della Grande Guerra. Si è voluto così far conoscere agli oltre 400 atleti iscritti, in rappresentanza di 33 Sezioni A.N.A. e di 3 reparti di alpini in armi, i luoghi suggestivi ed ancora in parte immutati che furono teatro della grande offensiva sferrata dalla sponda del fiume Piave che si concluse con l’epica battaglia di Vittorio Veneto.

    La storia è stata l’elemento che ha unito i tre giorni della manifestazione sportiva. Venerdì 12 settembre, presso la sala della Comunità di Lago, è stata aperta un’interessantissima mostra di materiali, suppellettili, divise, manoscritti originali del tempo curata con competenza dal capo gruppo Pietro Giorgi. La serata è proseguita a cura degli storici Innocente Azzalini e Giorgio Visentin, con una analisi storica degli eventi che portarono all’inizio della prima guerra mondiale e ad un’approfondita descrizione delle opere strutturali che l’esercito austro ungarico costruì in questi luoghi.

    Sabato 13 settembre a Vittorio Veneto, di fronte al monumento ai Caduti, alla presenza di numerosissimi vessilli delle Sezioni ospiti, dei sindaci di Vittorio Veneto e di Revine Lago, e del consigliere nazionale Nino Geronazzo, solenne cerimonia degli onori ai Caduti, seguita dall’apertura ufficiale del campionato. La giornata si è conclusa al salone della Comunità di Lago, dove il coro alpino Col di Lana di Vittorio Veneto, in collaborazione con il Teatro Orazero ha messo in scena lo spettacolo La notte delle voci dal fronte , suggestiva alternanza di voci, silenzi, letture anche di brani originali tratti dal diario del parroco di Lago, scritto nell’anno 1918.

    Domenica al nastro di partenza dalla località di Santa Maria, al diradarsi delle nuvole, si sono schierati i 404 concorrenti suddivisi, da quest’anno, in ben 10 categorie. Due i percorsi predisposti, rispettivamente di km 11,600 e di km 7,400 con dislivelli diversificati. Graditissimi dai concorrenti i passaggi attraverso l’abitato di Revine, paese che racchiude nel suo centro storico scorci suggestivi delle proprie case in pietra, dei ballatoi in legno, delle corti comuni.

    Finale in giallo poiché, a causa di una carente segnalazione in un tratto pericoloso del percorso, i quattro atleti più accreditati che a metà del tracciato erano in testa, dopo il GPM hanno sbagliato strada e, accorgendosi dell’errore, percorso qualche centinaio di metri, sono tornati sui loro passi. Nel frattempo gli altri che seguivano a poca distanza se n’erano avvantaggiati, e percorsa la parte finale del tracciato hanno tagliato il traguardo.

    L’ordine di arrivo dei primi quattro atleti è stato tuttavia riveduto e corretto dal giudice di gara, che ha accolto il ricorso presentato dalle quattro sezioni dei concorrenti danneggiati. Verdetto che, alla fine, ha formalmente accontentato tutti, meno gli spettatori.

    Sul podio a ritirare il titolo di campione nazionale ANA 2008 e la medaglia d’oro è salito pertanto Danilo Bosio di Bergamo, la medaglia d’argento è stata attribuita a Michele Ermacora di Pordenone e quella di bronzo a Luciano Fontana della sezione Cadore. La classifica a squadre valida per l’assegnazione del Trofeo Ugo Merlini ha visto collocarsi al primo posto la sezione di Bergamo con 2.120 punti, segue Valdobbiadene con 1.958 punti, Vittorio Veneto con 1.655 punti, Feltre con 1.467, Biella con 1.450 e a scalare le altre 28 sezioni. È seguita la generosa premiazione dei primi tre atleti di tutte le dieci categorie e delle sezioni presenti.

    Antonio Cason

    Pubblicato sul numero di dicembre 2008 de L’Alpino.