Come se, per noi, fosse stata una passeggiata

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    Parliamo tanto della campagna di Russia, come se, per noi, quella in Jugoslavia e in Grecia fosse stata una passeggiata , disse un giorno Vitaliano Peduzzi, che fu direttore del nostro mensile e da sempre, fino alla sua scomparsa memoria storica e prezioso consigliere che ricordiamo con immutato affetto. Peduzzi era profondamente legato alla sua Pusteria , al suo 7º Alpini e ai commilitoni che erano rimasti laggiù. Nel mese in cui commemoriamo i Caduti nella campagna di Russia, l’evento più tragico nella più vasta avventura bellica dell’Italia nel secondo conflitto mondiale, ci piace pubblicare uno scritto dello stesso Peduzzi, essendo da poche settimane trascorso il 65º anniversario della battaglia di Pljevlja, in Montenegro.

    Peduzzi aveva portato l’articolo in redazione, chiedendo che venisse pubblicato prima o poi . A diversi anni di distanza, lo pubblichiamo ancora, per non dimenticare, perché vogliamo rendere omaggio non solo agli alpini della Pusteria ma a tutti i nostri Caduti, alpini e di altri Corpi e Armi, che in quell’immane tragedia le cui ferite, purtroppo, stentano a chiudersi ancora oggi lasciarono esempi di grande eroismo, alto senso del dovere e profonda umanità.