Saluzzo 63 del sacrificio della Cuneense a Nowo Postojalowka

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    Cielo tersissimo e luminoso, aria gelida e niente neve, se non sui profili nitidi delle montagne. Così Saluzzo, ai piedi della piramide del Monviso, ha accolto le migliaia di penne nere provenienti dal Piemonte, dalla Liguria e dalla Toscana, ma anche dalla Francia e dalla Lombardia (era presente, tra gli altri, anche il vessillo di Brescia, cuore e memoria della Tridentina) che domenica 14 gennaio hanno reso omaggio solenne e composto alla memoria degli oltre 13mila alpini della divisione Cuneense Caduti e Dispersi in terra russa, a 63 anni dal loro sacrificio culminato nella battaglia d’annientamento di Nowo Postojalowka (20 gennaio 1943).

    Da tre giorni la cittadina era pavesata di tricolori, mentre la stampa e le televisioni locali e regionali avevano posto in rilievo gli eventi culturali e le iniziative che l’Amministrazione comunale e l’ANA avevano organizzato per celebrare la data. Una celebrazione che, è stato più volte sottolineato, troverà il suo clou nell’Adunata nazionale del 2007.

    Attorno ai reduci ed ai mutilati di quella sfortunata ed eroica campagna, sempre meno numerosi ma anche sempre più fermi nella loro consapevolezza, si è stretta tutta la città. Anzi, si è stretta tutta la Granda , la provincia di Cuneo che ha portato in piazza i gonfaloni di tutti i suoi Comuni.

    L’ottantaseienne capitano Domenico Mina, Medaglia d’Argento al Valore Militare del 2º reggimento alpini, a quei reduci ha dato voce una voce limpida e ferma, nonostante l’età, la salute e la commozione intensa ricordando come durante i sei mesi sul fronte e poi, ferito in combattimento e prigioniero dei Sovietici, sia riuscito a sopravvivere per tre anni al gulag grazie anche al sacrificio di altri commilitoni, che non ebbero poi, come lui, la fortuna di tornare a baita.

    C’era tanta gente anche nelle strade, ad applaudire, e nello splendido Duomo cittadino, dove mons. Diego Bona, vescovo di Saluzzo, ha celebrato la solenne Messa di Requiem. In mattinata, presente il Labaro scortato dai consiglieri nazionali Giancarlo Antonelli, Bruno Gazzola, Carlo Bionaz, Alfredo Nebiolo, Adriano Rocci e dal revisore dei conti Giancarlo Sosello, il presidente nazionale Corrado Perona insieme al comandante del 2º Alpini, col. Giacobbi, alle autorità provinciali e comunali ed al presidente della sezione ANA di Saluzzo, Giovanni Greco, ha deposto una corona d’alloro al monumento ai Caduti.

    L’improvvisa scomparsa del capitano Domenico Mina




    Sfilata del Labaro per le vie di Saluzzo.


    Discorso del capitano Domenico Mina alla presenza delle autorità militari e civili.


    Cerimonia di saluto in consiglio comunale: scambio di doni fra il sindaco Paolo Allemano e il presidente Corrado Perona.


    Onore ai Caduti alla presenza dei Gonfaloni delle città di Alba, Cuneo e Boves, Medaglie d’Oro.

    Foto Studio Gedda