Rualis si è vestita di tricolore per festeggiare due importanti anniversari: il 70º di fondazione del locale gruppo ANA e gli 85 anni di vita della sezione di Cividale. Sono stati due giorni intensi, iniziati con una esercitazione della Protezione civile sezionale, coordinata dal col. Dentesano, e l’inaugurazione e benedizione di un tendone acquistato con un finanziamento regionale, che verrà messo a disposizione della Protezione civile.
Alla cerimonia ha partecipato il coro ANA ‘Ardito Desio’ della sezione di Palmanova. Il giorno successivo la festa è iniziata con l’alzabandiera e la S. Messa celebrata nella nuova chiesa di Rualis da don Mario di Centa, accompagnata dalle voci del coro CAI di Cividale. I numerosi alpini con i vessilli delle sezioni di Udine, Pordenone, Brisbane (Australia) e Cividale, dell’Associazione nazionale Bersaglieri, sezione di Cividale e dei Cacciatori delle Alpi, hanno dapprima reso onore ai Caduti presso il monumento che li ricorda, poi hanno sfilato per le vie imbandierate del paese fino al piazzale antistante la chiesetta Salette, dove sono stati pronunciati i discorsi ufficiali.
Il capogruppo di Rualis, Pietro Cantoni, ha fatto una breve cronistoria del gruppo fondato nel 1939 che ha saputo sopravvivere agli eventi bellici della guerra per poi crescere, animato da autentici valori alpini. Il presidente sezionale Rino Petrigh ha ricordato come la sezione, dopo 85 anni di vita, goda di ottima salute ed ha ringraziato tutti gli alpini che si stanno prodigando per alleviare le sofferenze ed i disagi degli amici terremotati dell’Abruzzo.
Ha concluso gli interventi il consigliere nazionale Giuliano Chiofalo, che ha espresso il desiderio che, dopo tanto lavoro ed impegno, il 2009 sia per gli alpini un anno di festa. A testimoniare il legame tra alpini in congedo ed in armi era presente il magg. Esposito in rappresentanza dell’8º Alpini. Al termine della manifestazione la fanfara sezionale ha intrattenuto i presenti che hanno poi potuto ammirare una mostra di cartoline curata dal segretario sezionale Enzo Nuzzo.
Pubblicato sul numero di settembre 2009 de L’Alpino.
