Caporale Maria Teresa prima donna istruttore militare di sci

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    La cerimonia del 4 Novembre si è appena conclusa alla millenaria Abbazia di Novalesa, dove ogni anno la Sezione ANA di Susa celebra la ricorrenza dell’unità nazionale. E mentre gli ultimi raggi del sole al tramonto indorano, oltre la valle, la cresta tagliente del Rocciamelone, chiedo per la nostra rivista una breve intervista al caporale degli alpini Maria Teresa Bruno, iscritta al gruppo di Viola, sezione di Mondovì.

    Ventisei anni appena fatti, un sorriso accattivante ed un modo di fare limpido e diretto, il caporale Bruno, ora in servizio alla base logistica addestrativa della brigata alpina Taurinense di Bousson, in Alta Valle di Susa, è la prima donna istruttore militare di sci dell’Esercito italiano.

    Viene da Viola (Cuneo), borgo di 461 abitanti a 826 metri nel distretto del Monregalese più votato agli sport invernali. E sugli sci Maria Teresa ci è praticamente cresciuta. Ma adoro marciare in montagna e vado in roccia senza problemi , puntualizza con molta professionalità. In effetti, è anche rocciatore brevettato.

    Mentre frequenta le superiori, supera gli esami per divenire maestro di sci e nei fine settimana d’inverno sfreccia con i suoi allievi sui campi di Viola e di Pratonevoso, mentre d’estate fa l’istruttrice di sci nel comprensorio d’alta quota di Les Deux Alpes, nell’Isère (Francia).

    E il tempo libero? , le chiedo. Quando ne avevo ma era poco, credimi facevo la volontaria del 118, il Servizio sanitario di urgenza ed emergenza medica , risponde aggiustandosi con grazia il cappello alpino sui biondi capelli raccolti a chignon. Si diploma, pensa al servizio civile, ma un vecchio colonnello dei nostri le lancia la sfida: Perché non ti arruoli negli alpini? .

    Maria Teresa ci riflette, decide e, determinata come sempre, fa domanda, viene incorporata nell’Esercito nel 2006 e, dopo il primo periodo ad Ascoli Piceno, arriva alla Taurinense. Dal 13 dicembre dell’anno scorso è effettiva a Bousson. E’ appena ovvio che, col suo curriculum, venga chiamata a gareggiare ai Ca. S.T.A.

    A San Candido si guadagna tre medaglie: fondo, discesa e combinata. Lo dice con naturalezza schiva, da Alpino autentico. Glie lo faccio notare e, per lei, mi risponde il Iº maresciallo Gambelli, che comanda la base logistica: Averne, caro mio, di alpini così! E’ tostissima e determinata, non immagini quanto , aggiunge compiaciuto.

    Arriva un buon bicchiere di nebbiolo e, mentre brindiamo, le chiedo a bruciapelo: I tuoi obiettivi futuri? . Beh, non mollare mai. Il mio sogno è poter frequentare il corso per Allievi Marescialli , risponde decisa.
    In bocca al lupo, caporale Maria Teresa!

    Adriano Rocci


    Il caporale Maria Teresa Bruno.