BRESCIA A Montisola il 90 della Sezione

    0
    123

    Gli alpini bresciani hanno festeggiato il 90º anniversario della Sezione a Montisola, la più grande isola lacustre d’Europa, posta al centro del Lago d’Iseo che per la circostanza era vestita a festa di tricolori. Quelli che in principio debbono essere sembrati problemi insormontabili pensiamo solo al trasbordo in nave di migliaia di alpini si sono rivelati il punto di forza di questa manifestazione. Tutto è funzionato alla perfezione, anche con l’aiuto dell’amministrazione comunale e dell’Azienda di Navigazione del Lago d’Iseo. Il sabato una motonave d’epoca, la Capitanio , restaurata dal socio Mimmo Paterlini, ha portato sull’Isola i figuranti in divise d’epoca e gli ospiti, partendo dal porto di Sarnico, per fare tappa a Clusane e a Iseo, accolta in tutte e tre le tappe dai rispettivi sindaci e da una scolaresca. In ciascuna tappa, si sono resi gli onori ai Caduti deponendo una corona d’alloro ai rispettivi monumenti.

    Nel pomeriggio la motonave ha salpato per Peschiera Maraglio, sull’Isola, dove sono stati resi gli onori ai Caduti e dove, in municipio, è avvenuto il ricevimento delle autorità locali. Le parole del sindaco Piergiuseppe Ziliani, e l’intervento del presidente nazionale Perona hanno messo in risalto lo sforzo di mantenere questo gioiello al riparo da tentazioni di cementificazione. La sera, cena sotto i tendoni approntati dal Gruppo e concerto della fanfara sezionale.

    La mattina dopo il porto di Peschiera pullulava di alpini che venivano sbarcati di continuo dai battelli che facevano la spola tra Sulzano e Peschiera. Molte le autorità e le sezioni consorelle. Il vessillo sezionale, scortato dal presidente nazionale Corrado Perona, dal presidente sezionale Davide Forlani, dal col. Pierluigi Scaratti, comandante del 2º Genio Guastatori in rappresentanza del comandante delle Truppe alpine, del col. Luca Fontana, in procinto di lasciare il comando del 2º Vicenza e del gen. B. Camillo De Milato, comandante di Esercito Lombardia, ha fatto il suo ingresso dal Lago passando in rassegna lo schieramento e dando quindi inizio a una sfilata davvero suggestiva, anche per il bellissimo panorama.

    Pubblicato sul numero di dicembre 2010 de L’Alpino.