BERGAMO Solidariet alpina in Polonia

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    La proposta per un’iniziativa di solidarietà alpina in Polonia nasce da un’estrema casualità che ha radici in un diffuso senso di solidarietà della comunità bergamasca nel mondo. La sezione di Bergamo è stata coinvolta da una sua concittadina, suor Laura, appartenente alla congregazione delle suore Orsoline di Gandino, un ordine fondato proprio a Gandino il 3 dicembre del 1818. È la prima congregazione di vita apostolica a sorgere in Italia dopo le soppressioni napoleoniche del 1810. Suor Laura ha la completa responsabilità di tutte le attività svolte nell’istituto in Polonia; la presenza di questa congregazione sul suolo polacco è stata fortemente voluta da papa Giovanni Paolo II.

    Importante è anche evidenziare le finalità di questa nuova famiglia religiosa, che fin dalle origini sono state la formazione cristiana e l’educazione civile delle ragazze. A seguito di queste premesse la sezione di Bergamo ha deciso, con l’intervento di suoi volontari, di aiutare suor Laura nella realizzazione di una struttura ricettiva sociale a Legionowo, a circa 30 chilometri da Varsavia, per l’accoglienza di donne che presentano problemi con i propri nuclei familiari (coniuge) e altre che rientrano dall’Italia e che non hanno più riferimenti in sito.

    L’istituto ospiterà anche un asiloscuola materna. L’edificio ha due piani fuori terra oltre a seminterrato per una superficie lorda per piano di circa 500 metri quadri. L’intervento degli alpini riguarda le opere di finitura per il completamento dell’edificio. Il progetto di cooperazione ha coinvolto in tempi passati anche alpini della sezione di Trento. Dal punto di vista logistico i volontari che hanno partecipato nell’anno 2010 alle diverse fasi lavorative sono stati alloggiati in una decorosa struttura adiacente e le suore hanno provveduto al confezionamento del vitto.

    In due distinte spedizioni sono stati eseguiti, sottofondi di pavimenti, intonaci civili e rustici, posa di falsi telai, assistenze murarie agli impianti elettrici ed una campionatura di platea per impedire l’ingresso/presenza di acqua nei locali seminterrati. Erano presenti anche maestranze locali che hanno operato in collaborazione con i nostri volontari. Ora l’attenzione all’iniziativa si concentra nel proseguimento delle attività appena la situazione meteorologica lo permetterà, e ciò anche a seguito di una forte e pressante richiesta dell’istituto delle suore, vista le straordinarie qualità degli alpini e il loro entusiasmo nel rilevare la soddisfazione delle suore della comunità polacca per i risultati raggiunti. Il CDS ha già deliberato un sostegno economico per gli oneri dei trasporti.

    I prossimi turni avranno la possibilità di procedere nei lavori per consentire l’utilizzo dei locali per la prossima stagione estiva/autunnale. L’immagine che la nostra Associazione ne riscuoterà sarà molto positiva, sia per le finalità dell’impegno sia per il soggetto scelto che, con dedizione gratuita e disinteressata, porta educazione e amore ai più deboli.

    Giuseppe Bonaldi

    Pubblicato sul numero di marzo 2011 de L’Alpino.